Foibe, Dreosto (Lega), via onorificenze italiane al maresciallo Tito

AgenPress. “Il ritrovamento del 26 agosto di 250 persone, tra cui un centinaio di ragazzi tra i 15 e i 17 anni, trucidati e infoibati in Slovenia ci ricorda per l’ennesima volta l’efferatezza dei crimini comunisti compiuti dai partigiani titini nelle terre della Venezia Giulia.

Ricordo come sul sito del Quirinale, alla voce ‘onorificenze’, compaia il nome di Broz Josep Tito decorato come Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana, concessa nel 1969 dall’allora Capo dello Stato Saragat.

Ritengo sia arrivato il momento di ascoltare il grido lanciato da anni dall’Unione degli istriani, la più rappresentativa associazione di esuli, e rimuovere quell’onorificenza data al ‘boia’ delle foibe. Si dia invece la medaglia al valor militare al gonfalone dell’ultima amministrazione italiana di Zara, la città dalmata ‘martire’, violentata dai comunisti di Tito e ripulita dagli italiani che l’hanno dovuta abbandonare tra pianti e sofferenze.

Sarà nostro impegno anche in Ue portare avanti queste istanze, affinché la politica italiana si dimostri unita in questa azione, in onore di chi è sopravvissuto all’orrore comunista titino, e anche l’Europa riconosca ufficialmente questa tragedia.”

A dichiararlo in una nota, l’europarlamentare della Lega Marco Dreosto in seguito al recente ritrovamento di 250 corpi infoibati nel Kocevski rogo in Slovenia.

 

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