AgenPress – Due giovani in scooter inseguono di sera un capriolo spaventatissimo e riprendono la scena commentando tra un colpo di clacson e un altro: โCe lo mangiamo?โ Eโ successo qualche giorno fa a Via Benedetto Fortini, a Firenze Sud. Il video, inizialmente postato ieri sera su un profilo Instagram e poi rimosso, mostra il capriolo che scappa in salita fino a raggiungere la velocitร di circa 40 km/h alla ricerca disperata di una via di fuga. Fino a quando il povero capriolo non inverte la corsa costringendo lo scooter a proseguire e a interrompere lโinseguimento.
Un fatto gravissimo che avrebbe potuto causare la morte dellโanimale, un incidente agli stessi scooteristi o a qualche incolpevole passante. Ed รจ un reato penale: inseguire un animale selvatico (un capriolo, poi, cioรจ una specie con un cuore fragilissimo) รจ maltrattamento. Non รจ il primo caso del genere: giร in passato un automobilista inseguรฌ quattro lupi in Alto Adige (lโuomo, denunciato dallโEnpa, fu poi condannato dal Tribunale di Belluno), in altri casi gli automobilisti hanno inseguito orsi in Trentino e in Abruzzo. Tutti denunciati da Enpa. E anche questa volta abbiamo mandato al nostro Ufficio Legale di denunciare i due scooteristi di Firenze.
โImmagino giร โ dichiara Carla Rocchi, Presidente Nazionale dellโEnpa โ cosa diranno i due, in loro difesa, al giudice penale: diranno che รจ stata una bravata innocente, un divertimento serale messo in atto senza conoscere le possibili conseguenze. Ed รจ proprio questo il problema: i danni alla fauna vengono fatti per ignoranza, per incultura. E non รจ unโattenuante: al contrario รจ unโaggravante. Ci costituiremo parte civile e saremo implacabili anche perchรฉ questi idioti si comportano cosรฌ per avere like sui socialโ.
Oltre al citato caso dallโuomo che a Belluno inseguรฌ quattro lupi, ricordiamo che esattamente un anno fa a Scanno, vicino Sulmona, un automobilista ha inseguito un orso nel centro cittadino (โTi schiaffo sottoโ, diceva lโuomo nel video mentre inseguiva il povero orso marsicano).
Nel giugno del 2020, nonostante le restrizioni imposte dal Covid, due persone hanno inseguito in auto unโorsa e il suo cucciolo in Val Rendena. Individuati, sono stati subito sanzionati per disturbo alla fauna selvatica e per la violazione delle restrizioni dettate dallโemergenza Covid. Salata la sanzione (800 euro a testa), mentre il procedimento penale prosegue.
Pochi mesi prima (siamo a novembre 2019), a Morbegno, un motociclista ha inseguito tre cervi lungo la SP4 fino a quanto gli animali non si sono tuffati dallo storico ponte di Ganda, a 30 metri sul fiume Adda.
โTutti questi episodi, oltre a rappresentare reati penali gravissimi di cui responsabili, tutti denunciati da Enpa, sono chiamati a rispondere nei vari Tribunaliโ, aggiunge Rocchi, โhanno il comune denominatore dellโidiozia dimostrata da chi disturba e maltratta la fauna selvatica per tentare di diventare star sui social. Ci aspettiamo pene severissime e nel frattempo lavoriamo per fare cultura e per spiegare che una bravata social puรฒ provocare danni a persone e animaliโ.