Esplosione Ravanusa. Si cercano i corpi di Calogero e Giuseppe Carmina. Italgas, irregolarità sanate

AgenPress – Non sono ancora stati trovati i corpi di Calogero e Giuseppe Carmina, padre e figlio, di 88 e 59 anni, gli ultimi due dispersi dell’esplosione avvenuta a Ravanusa sabato sera in cui sono morte sette persone.

I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte rimuovendo le macerie di quello che era l’appartamento del padre, dove il figlio era andato per un saluto veloce, ma dei corpi dei due non c’è traccia.

Si continuerà dunque a scavare per rimuovere le macerie e arrivare al livello della strada: non è escluso infatti che i due potessero trovarsi proprio lì al momento dell’esplosione. Parallelamente alle ricerche si è iniziato a portare via le macerie anche perché, senza spostare parte delle tonnellate di cemento e pietre provocate dall’esplosione diventa impossibile proseguire le operazioni di soccorso.

Intanto, a 36 ore dall’esplosione di gas a Ravanusa, sale a sette il bilancio delle vittime della tragedia.

E adesso si cerca con forza di capire i perché della tragedia. Cinque giorni prima della strage di Ravanusa c’è stato un intervento di manutenzione ordinaria sull’impianto della rete di metano che non aveva evidenziato alcuna criticità. È quanto hanno accertato i carabinieri che ora dovranno acquisire il verbale d’intervento per verificare chi abbia materialmente eseguito il collaudo e se sia stato fatto a regola d’arte.

“Il 76% delle tratte di rete indagate deve essere sottoposto con urgenza a un intervento di risanamento”, dicono gli amministratori giudiziari nominati dal tribunale di Palermo nel procedimento di prevenzione che interessò Italgas scrivevano nel 2014 dopo aver controllato, attraverso un pool di tecnici, la rete del metano gestita dalla società. I controlli avevano riguardato mezza Italia e anche gli impianti dell’agrigentino. Da accertamenti a campione erano emerse gravi situazioni di rischio ad esempio ad Agrigento città. La relazione degli amministratori sarà acquista dagli investigatori che indagano sulla fuga di gas di Ravanusa.

E proprio “in merito alle indagini eseguite nel 2014  la società fa sapere che tutte le situazioni segnalate a livello nazionale sono state analizzate con il supporto di enti esterni indipendenti – università e centri di ricerca di livello nazionale – e sono state sanate laddove necessario”.

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