Elezioni. Di Maio su frasi Medvedev: la destra tace. E a Salvini chiede: Putin ti ha detto che non ci saranno ingerenze?

AgenPress –  “Le destre che oggi tacciono sulle ingerenze consegnano il Paese alla Russia. È un problema di sicurezza nazionale”. Ad affermarlo, in un’intervista a La Stampa, è il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, fondatore di Impegno civico, candidato alle prossime elezioni in coalizione con il centrosinistra. Di Maio definisce “un ricatto inaccettabile” il messaggio del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev con il quale invita gli europei a punire i propri governi alle prossime elezioni. Il ministro ritiene inoltre “spaventoso il silenzio di molti leader politici italiani”, in particolare dei “responsabili della caduta del governo Draghi”.

Conte, Meloni, Berlusconi e Salvini “non mi sembra si stiano affannando a respingere”. Il ministro crede “sia necessario indagare i rapporti tra i leader dei partiti italiani e alcuni mondi politici e finanziari russi”.

Rivolgendosi a Matteo Salvini chiede: “è stato Putin a dirti che non ci saranno influenze russe sulle nostre elezioni? I tuoi contatti con la Russia sono evidenti. Penso a quando volevi farti pagare il viaggio a Mosca in rubli dall’ambasciata russa, oppure a quando i tuoi uomini avevano contatti con esponenti russi, come letto nei giorni scorsi in un’inchiesta de La Stampa, discutendo delle possibili dimissioni dei ministri leghisti. Il rischio c’è e le continue ingerenze nella politica italiana di esponenti russi lo confermano. La tua timidezza nel prendere le distanze dalle gravi minacce di esponenti russi ti rende complice di queste ingerenze”.

Serve, “appena nasce la nuova legislatura, una commissione di inchiesta per capire le relazioni tra leader, partititi politici italiani e mondi economico-finanziari e politici russi. E’ una situazione di sicurezza economica dell’Italia”, ha poi detto  a Controcorrente su Rete 4. “I miei sospetti? Sono alla luce del sole. Avete visto quando l’ambasciata russa voleva pagare, e lui aveva accettato, il viaggio di Salvini a Mosca in rubli? Oppure quando l’ambasciatore russo a Roma ha detto chiaramente bravo a Conte e al suo partito perché stavano facendo una risoluzione sull’Ucraina più a favore della Russia che dei nostri alleati? Un partito serio avrebbe dovuto rinviare al mittente. Cosa deve succedere in un Paese per preoccuparci?”.

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