Elezioni, Alternativa, Manifesta, CAL e Rifondazione chiedono incontro a Mattarella: raccolta firme ad agosto penalizza solo opposizione parlamentare

AgenPress. Un incontro urgente con il Presidente della Repubblica “al fine di poter svolgere una campagna ed una competizione elettorale realmente democratica” poiché con il decreto elezioni e l’ampliamento dei partiti che sono esentati dalla raccolta firme si è creato “un vulnus democratico che tende all’eliminazione dell’opposizione parlamentare”.

È quello che chiedono in una lettera inviata al Capo dello Stato i deputati Andrea Colletti, presidente della Componente Politica Alternativa, e Simona Suriano della Componente Politica Manifesta, Potere al Popolo, Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea; il Senatore Mattia Crucioli, presidente del Gruppo Parlamentare Uniti per la Costituzione – C.A.L. – Alternativa – P.C. – Ancora Italia – Progetto SMART – I.d.V.; il presidente di Alternativa Pino Cabras e Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.

A seguito dello scioglimento delle Camere e della convocazione dei comizi elettorali per il 25 settembre Colletti, Suriano, Crucioli, Cabras e Acerbo fanno notare nella lettera indirizzata a Mattarella che “in sede di conversione del decreto-legge 4 maggio 2022, n. 4 – decreto elezioni – è stato approvato l’articolo 6bis che amplia significativamente il numero dei partiti esonerati dall’obbligo di raccolta firme per la presentazione delle liste alle prossime elezioni politiche.

Tale esenzione, nell’attuale periodo storico, crea un vulnus democratico che tende all’eliminazione dell’opposizione parlamentare”. “Nello specifico – prosegue la lettera -, con l’introduzione dell’articolo 6bis risultano favorite dall’esenzione alla raccolta firme le liste di maggioranza e gravate – a causa della non esenzione – le liste di minoranza che, nel caso specifico, devono provvedere a raccogliere le sottoscrizioni nel mese di agosto, noto periodo di vacanze estive, in una finestra molto ristretta e con una difficoltà intrinseca relativamente al lavoro che dovranno svolgere i servizi comunali interessati”.

Pertanto confidando nel “ruolo di garante della Costituzione e dei suoi principi democratici”, chiedono al Capo dello Stato “un incontro urgente al fine di poter svolgere una campagna ed una competizione elettorale realmente democratica”.

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