È morto Pelé. Fu tre volte campione del mondo con il Brasile. La famiglia: “Ti amiamo infinitamente. Riposa in pace”

AgenPress –  “Tutto ciò che siamo, è grazie a te. Ti amiamo infinitamente. Riposa in pace”. Così, aggiungendo l’emoticon di due cuori e una foto delle sue mani ‘intrecciate’ con quelle di sorelle e nipoti, la figlia di Pelé, Kely Nascimento annuncia su Instagram la morte del padre. O Rei era ricoverato nell’ospedale Albert Einstein di San Paolo dallo scorso 29 novembre, per un ciclo di cure dopo essere stato operato nel settembre del 2021 per un tumore al colon. Aveva contratto anche il Covid. Lascia la moglie Nomi Aoki e sette figli.

Nelle ultime settimane le condizioni di Edson Arantes do Nascimento noto al mondo come Pelé  si sono aggravate, le terapie non rispondevano più. Poi a dicembre 2022 la situazione è degenerata, con un ricovero d’urgenza per il tumore che non rispondeva più alla chemio, fino alle notizie ancora peggiori dei giorni seguenti.

Pochi istanti dopo la morte  l’ospedale israelita Albert Einstein di Rio de Janeiro dove era ricoverato da un mese ha diramato un sintetico bollettino medico in cui conferma “con rammarico la morte oggi di Edson Arantes do Nascimento, Pelé”. Il decesso, si precisa, è avvenuto “per il cedimento di più organi, conseguente alla progressione del cancro al colon associato alla sua condizione medica precedente”.

Pelé è stato l’unico calciatore ad aver vinto tre Mondiali. Nemmeno diciottenne Pelé venne schierato da titolare nel Mondiale del 1958, il primo vinto dalla Seleção che batté in finale per 5-2 la Svezia padrona di casa. In quella finale Pelé realizzò uno dei gol più belli di sempre. Quattro anni più tardi ci fu il bis Mondiale del Brasile, ma il numero 10 brasiliano giocò solo la prima partita in cui s’infortunò. In patria si parlò di una macumba del papà di Amarildo, attaccante che era la riserva di Pelé e che poi per tanti anni giocò in Serie A.

 

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