Di Battista: “Non voterei la Meloni neppure sotto tortura”

AgenPress. Non voterei la Meloni neppure sotto tortura (è draghiana quanto Letta, favorevole ad una nuova corsa al riarmo, favorevole ad un sempre più massiccio invio di armi a Kiev, sostenitrice della legge Fornero, del pareggio di bilancio in Costituzione e della guerra in Libia che ha colpito gli interessi italiani ) devo tuttavia ricordare alcune verità che “Occhi di tigre” and co. sembrano aver dimenticato.
Ieri Graziano Delrio – ministro dei trasporti nei governi Renzi e Gentiloni nonché capogruppo alla Camera del PD quando il PD votava contro il reddito di cittadinanza – riferendosi al centro-destra a trazione meloniana ha detto: «Vogliono cambiare la Costituzione figlia della resistenza e dell’antifascismo. Quella Costituzione che ha salvato la democrazia, la libertà, il Paese per più di 70 anni…Scegli Letta».
Hanno consegnato il Paese alla Meloni (grazie al governo dell’assembramento, ovvero la grande ammucchiata) ed ora questi ipocriti gridano al pericolo fascista e ritirano fuori resistenza e Costituzione?
Ebbene vorrei ricordare che Delrio era ministro di quel governo che presentò la legge costituzionale Renzi-Boschi e che la fece approvare da un Parlamento eletto grazie al porcellum, una legge elettorale giudicata incostituzionale. Questi falsi difensori della Costituzione volevano riformare la Costituzione (grazie a Dio il Popolo l’ha impedito) grazie ad un Parlamento di pigia-bottoni politicamente del tutto illegale.
Non solo. Leggete queste parole: «La Costituzione è stata sequestrata e sono state distorte le regole fondative. Io vorrei che il presidente del Consiglio usasse una parola di verità, le sue parole sono tra la denigrazione e il terrorismo ideologico». Sono parole di Rodotà pronunciate in piazza nel 2013 quando il presidente del Consiglio Enrico Letta tentava (su “ordine” di Napolitano) di riformare la Costituzione aggirando persino le regole per farlo. Mi riferisco all’art.138 difeso all’epoca dal M5S anche salendo sul tetto di Montecitorio.
Vedere i Delrio ed i Letta trasformarsi in difensori della Costituzione è ridicolo. Vederli far finta di opporsi al berlusconismo è patetico (ricordate il governo delle larghe intese? Lo fece Letta con Berlusconi e Delrio era ministro). Vederli parlar di resistenza quando hanno permesso al capitalismo finanziario (il fascismo del XXI secolo) di spazzare via il primato della politica è avvilente. Sul tetto di Montecitorio issammo uno striscione con su scritto “La Costituzione è di tutti”. Di tutti coloro che non l’hanno violentata, aggiungerei oggi. Ed il PD l’ha fatto ripetutamente.
E’ quanto ha dichiarato Alessandro Di Battista sul suo profilo Fb.
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