De Vito (Misto) “Dopo annunci e soldi impegnati, il Lazio è ancora senza il medico scolastico”

AgenPress. “E’ passato già quasi un anno da quando roboanti annunci ci dicevano che presto il medico scolastico sarebbe diventato realtà, specialmente dopo lo stanziamento di ben 3 milioni di euro in bilancio, uno per ciascun anno dal 2021 al 2023. Ad oggi siamo ancora al punto di partenza. A seguito di questa situazione a dir poco grottesca sono dovuta intervenire presentando una interrogazione al Governatore Zingaretti e all’Assessore D’Amato per sapere cosa intendano fare per istituire finalmente questa figura negli Istituti del Lazio”.

Lo afferma la consigliera del gruppo misto in Regione Lazio, Francesca De Vito.

“Oltre a tutti i vantaggi che può comportare avere un medico all’interno delle scuole e mi riferisco tanto alla possibilità di affrontare correttamente problematiche psicosociali quanto promuovere l’educazione sanitaria, oggi si sente alta la necessità di assicurare il rispetto dei protocolli di sicurezza e tutto ciò che ne deriva. Alla luce delle nuove regole in tema di quarantena, indicate dalla circolare n. 0050079 del Ministero dell’Istruzione – prosegue la consigliera – ci potrebbero essere ulteriori alunni contagiati nei successivi 4 giorni dal riscontro di una positività all’interno di un’aula, che nessuno sarebbe in grado di conoscere. Azione che invece potrebbe essere individuata con la presenza di un medico e la possibilità di effettuare test di screening quotidiani attraverso il tampone”.

I dati ricavati dall’Istituto Superiore della Sanità ci dicono che siamo in presenza di un aumento dei contagi da Covid-19 proprio nella fascia d’età da 0 a 9 anni, supportato anche dall’allarme lanciato dall’Associazione Nazionale dei Presidi del Lazio riguardo l’aumento proprio nelle scuole elementari e medie. Avere presente il medico scolastico – sottolinea De Vito – potrebbe garantire la possibilità di individuare celermente casi sospetti, evitando inutili allarmismi in presenza di semplici influenze di stagione o definendo invece necessari periodi di quarantena”.

In Regione Lazio, l’introduzione del medico scolastico era stata sbandierata dalla ‘maggioranza allargata’ come se fosse cosa fatta. Ma a distanza di circa 12 mesi dagli annunci e all’inizio di un nuovo anno scolastico, siamo ancora ai nastri di partenza. Non vorrei che dopo gli annunci di sapore propagandistico – conclude – si perdesse nel nulla il primo milione di euro stanziato e la figura professionale stabile del medico scolastico all’interno delle nostre scuole, rimanesse uno scialbo e inutile slogan”

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