AgenPress – Ha superato quota 68 milioni (68.046.467) il numero dei contagi da Covid-19 registrati ufficialmente nel mondo dall’inizio della pandemia, secondo i dati dell’università americana Johns Hopkins. Il paese più colpito in termini assoluti restano gli Stati Uniti, con oltre 15,1 milioni di casi totali e quasi 286 mila decessi. Seguono l’India e il Brasile.
Nove persone su dieci in almeno 70 Paesi a basso reddito rischiano di non potersi vaccinare. Questo nonostante Oxford-AstraZeneca si sia impegnata a fornire il 64% delle sue dosi alle persone nei Paesi in via di sviluppo. E’ quanto denuncia People’s Vaccine Alliance, organizzazione che raggruppa Amnesty International, Frontline AIDS, Global Justice Now and Oxfam. Mentre le prime persone vengono vaccinate nel Regno Unito, l’organizzazione avverte che gli accordi conclusi dai governi dei Paesi ricchi lasceranno quelli poveri in balia della pandemia. I Paesi ricchi con appena il 14% della popolazione mondiale si sono assicurati il 53% dei vaccini già pronti.
Il Canada ha acquistato più dosi di qualsiasi altra popolazione, abbastanza per vaccinare ogni canadese cinque volte, sostiene People’s Vaccine Alliance. “A nessuno dovrebbe essere impedito di ottenere un vaccino salvavita a causa del Paese in cui vive o della quantità di denaro che ha in tasca”, ha affermato Anna Marriott, responsabile delle politiche sanitarie di Oxfam, riferisce il Guardian online “Ma a meno che qualcosa non cambi radicalmente, miliardi di persone in tutto il mondo non riceveranno un vaccino sicuro ed efficace per il Covid-19 negli anni a venire”.