Covid-19, Forza Italia Piemonte: Commissione d’indagine in Piemonte. Quando parte quella a Roma

SIA SUGLI ULTIMI 15 ANNI E NON SOLO SULLE POLITICHE SANITARIE MA ANCHE SU QUELLE DI BILANCIO


Agenpress. “Continuiamo ad essere convinti che le opposizioni in Piemonte farebbero bene ad abbassare i toni della polemica e ad assumere un atteggiamento finalmente costruttivo.

In particolare il Pd e Italia Viva che continuano ad agitarsi tramite oceaniche dichiarazioni dei propri onorevoli e consiglieri regionali. Un appunto: non possono fingere di scordarsi di essere attualmente al Governo del Paese e di aver “governato”, fino a qualche mese fa, anche in Piemonte.

E’ palese la volontà di depistare da Roma le proprie responsabilità, trovando ogni giorno qualche nuovo presunto scandalo da buttare in pasto ai media e ai cittadini: prima c’è stato lo scontro con Lombardia e Veneto, poi quello con i sindacati e con Confindustria, poi quello con l’Europa, quindi la vicenda Orban, e ora il Piemonte.

Se comprendiamo, ma non condividiamo, che lo facciano i vertici nazionali del PD, M5s e le altre forze al Governo del Paese, meno che si prestino a questo sporco gioco i rappresentanti locali. Non lo accettiamo poi in particolare dal Pd che presenta a Roma un emendamento per l’istituzione di uno scudo penale per chiunque abbia assunto decisioni nella gestione di questa emergenza e poi invece a livello locale pretende con arroganza commissioni d’inchiesta o d’indagine.

Ricordiamo che siamo stati il primo gruppo consiliare regionale in Italia a presentare una interrogazione all’assessore alla Sanità della propria Regione chiedendo quali misure stava adottando per limitare i contagi. Non era ancora neppure ipotizzabile il lockdown.

Condividiamo che la gestione della Pandemia Covid-19 abbia bisogno di una grande operazione verità a tutti i livelli, siamo i primi a dirlo: dall’origine di questa ondata di contagio a livello globale alle decisioni assunte dall’OMS, dall’operato del Governo fino a quello delle regioni.

Come Forza Italia continuiamo a credere che però non sia questo il momento per farlo e che non sia la politica ad avere il compito di indagare ed accertare le responsabilità per un evento di questa portata ed eccezionalità. Stupisce che il Pd voglia sostituirsi alla magistratura in un compito così delicato. Comunque se il Consiglio regionale, che reputiamo sovrano, vorrà dotarsi di una commissione per approfondire la gestione potrà farlo solo dopo che sarà costituita anche in Parlamento, solo nella forma di una commissione di indagine, ma visto che il presidente Chiamparino rilancia in queste ore che debbano essere analizzati gli ultimi dieci anni allora diciamola tutta: verifichiamo gli ultimi quindici anni e non solo sulle politiche sanitarie, ma anche su quelle di bilancio! Perché è ora che il Pd si metta il cuore in pace, e come certificato dalla Corte dei Conti ai tempi, risponda del disastro creato dalla Giunta Bresso sui conti pubblici regionali: la vera ragione che ha costretto la Regione al piano di rientro.

Lo ‘spendi e spandi’ di Bresso e Peveraro va chiarito una volta per tutte per mettere la parola fine ad anni di menzogne propagandate dalle sinistre e dai suoi apparati in Piemonte. Siamo stati fin troppo eleganti fino ad oggi. Tutti vogliamo una operazione verità ma lo si faccia in modo serio ed imparziale non come fa solitamente il centrosinistra banchettando le proprie evidenti responsabilità”.

Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, coordinatore regionale degli azzurri in Piemonte e i deputati Roberto Rosso, Roberto Pella e Diego Sozzani vicecoordinatori regionali per il partito.

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