Cosa bisogna sapere sui Mondiali in Qatar del 2022

AgenPress. Il 2022 è l’anno dei mondiali e tradizionalmente, in questo momento dell’anno, saremmo già tutti a conoscenza del nome della nazionale che ha alzato la coppa da almeno qualche settimana. Questa volta, però, di tradizionale c’è ben poco perché a differenza di quanto accaduto nelle precedenti 21 edizioni dei mondiali di calcio, quest’anno non si disputeranno in estate bensì in autunno inoltrato.

Niente partite a giugno e luglio, ma dal 21 novembre al 18 dicembre perché – disputandosi in Qatar – le temperature estive sarebbero troppo alte per riuscire a far giocare i calciatori seguendo i parametri medici imposti dalla FIFA. Non ci sarà dunque un antipasto delle vacanze estive quanto quello del periodo natalizio.

Per la prima volta nella storia, dunque, i mondiali di calcio si svolgeranno in Medio Oriente, mentre è la seconda volta in cui il torneo si tiene in Asia, dopo l’edizione del 2002 tra Corea del Sud e Giappone. Non si tratta invece di una prima volta per l’Italia dato che, come nel 2018, anche quest’anno non ci sarà la nostra nazionale a causa della sconfitta rimediata nella fase di qualificazione contro la Macedonia del Nord a Palermo.

A poter seguire le partite dei propri beniamini – al nostro posto – ci saranno tre nazioni che non sono solite giocare ai mondiali. La prima è sicuramente quella ospitante, il Qatar, che prenderà parte al torneo per la prima volta nella sua storia. Le altre due sono il Galles, che ha riconquistato un pass per la fase finale del mondiale per la prima volta dal 1958, e il Canada che invece torna a sfidare le grandi del mondo a quasi 30 anni di distanza dall’ultima e unica apparizione. Il paese nordamericano mancava infatti dal 1986.

Queste due ultime nazioni possono vantare una sola comparsa a testa in questo torneo. Tutte le altre squadre, invece, possono contare l’ultima partecipazione in una delle edizioni tra il 2014 e il 2018. Le tre più presenti restano il Brasile che arriva a quota 22, la Germania che si porta a 20 e l’Argentina che con 18 va a eguagliare il numero di presenze dell’Italia.

Per quanto riguarda le scommesse mondiali invece, è proprio la nazionale verdeoro quella che viene data come favorita per la vittoria del trofeo. La squadra è ancora quella che vanta più successi di tutti (5 contro i 4 di Italia e Germania), ma non riesce ad alzare la coppa da 20 anni proprio quando la FIFA ha portato per la prima volta i mondiali nel continente asiatico.

Non bisogna poi sottovalutare la Francia, campione uscente, la quale si è imposta contro la Croazia nella finale di Mosca del 2018. Bisognerà tenere sotto controllo anche la Germania che ha trionfato nel 2014, ma è stata poi eliminata alla fase a gironi nell’edizione successiva, proseguendo una tendenza negativa iniziata dall’Italia (campione 2006 e uscita nella fase a gironi nel 2010) e dalla Spagna (campione nel 2010 e uscita nel 2014).

Tutte le partite di questa competizione si terranno in sette stadi di cui cinque sono di recente costruzione. Ad esclusione dello Stadio internazionale Khalifa inaugurato nel 1976 e dello stadio Ahmed bin Ali del 2003, gli altri cinque sono stati aperti alle attività tra il 2019 e quest’anno. Tra questi non figura l’impianto che ospitò le finali di Supercoppa Italiana tra il 2014 e il 2016.

Questo sarà inoltre anche l’ultimo mondiale ad essere disputato con la formula che abbiamo imparato a conoscere dal 1998 in poi. Per l’ultima volta ci saranno solo 32 squadre, infatti a partire dall’edizione del 2026 che si disputerà tra Canada, Stati Uniti e Messico saranno 48 le selezioni al via del torneo.

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