Corte di Cassazione: le mance possono essere tassate

AgenPress La Corte di Cassazione attraverso un’ordinanza  ha accolto il ricorso del Fisco contro un dipendente, responsabile dell’accoglienza in un hotel di lusso della Costa Smeralda, che aveva incassato in un anno oltre 80 mila euro di mance poi regolarmente versate sul conto corrente bancario.

Secondo la Corte di Cassazione le mance derivano in qualche misura dal rapporto subordinato e costituiscono un’entrata “sulla cui percezione il dipendente può fare, per sua comune esperienza, ragionevole, se non certo affidamento”.

Pertanto se una somma è ottenuta a seguito di un rapporto lavorativo, come nel caso delle mance ai camerieri, nel contesto normativo attuale concorre a formare l’imponibile. Quindi il lavoratore sarà condannato al pagamento dell’Irpef sugli 80 mila euro ricevuti sotto forma di mancia.

 

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