Coronavirus. Scandurra. “Colao meravigliao? Meglio il genio di Aladino”

Giuseppe Conte spera nei tecnici. Perché i Ministri Azzolina, Catalfo, Gualtieri e Speranza fanno acqua da ogni parte

Agenpress – “Un nugolo di tecnici chiamati a fare miracoli? C’è chi la chiama ‘task-force’. Altri ancora ‘dream team’. Ma, più che un sogno, per ora è una fiera dell’ovvio dentro un incubo. E intanto il Paese naufraga in un mare di sabbie mobili di letame. Da cui non nasceranno fiori, con buona pace di De Andrè, bensì guai, rovi e spine da far invidia al Risorto”. E’ l’opinione quotidianamente affidata ad Agenpress di Maurizio Scandurra, giornalista e saggista cattolico.

Lo Stato assolda – e paga – giuristi, economisti, statisti, esperti di innovazione e lavoro, scienziati del nulla e virologi litigiosi e contraddittori. Perfino psicologi e psichiatri per decidere modi e tempi della ripresa. In tutto, 17 ‘cervelloni’ al seguito di Vittorio ‘Meravigliao’ Colao. Il ‘genio della lampada’ chiamato a materializzare la più banale e scontata delle decisioni: riaprire l’Italia a settimane alterne, come le targhe delle auto alle prese con il virus dell’inquinamento. Soltanto con qualche precauzione in più, e orari scaglionati per recarsi al lavoro. Ministri cari, mi domando a che cosa serviate, se l’unica occupazione che vi resta è il cambio del biadesivo tra il deretano e la sedia”, aggiunge Scandurra.

Per poi concludere: “Non vedo in campo – ma nemmeno in panchina pronti a scaldarsi – fuoriclasse veri quali Alessandro Meluzzi, Paolo Crepet, Raffaele Morelli o Vittorino Andreoli, tanto per parlare di psichiatri realmente autorevoli costretti ad assistere dalla tribuna a una inevitabile disfatta. Peccato che Mister Giuseppe Conte perderà anche questa partita. L’errore sta tutto nella tecnica di gioco, campagna acquisti e cartellini inclusi. E allora, Premier, a quando l’esonero?”, auspica fiducioso Scandurra.

 

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