Coronavirus. Conte vede Tajani, Salvini, Meloni. Al lavoro su decreto per soldi a imprese

Agenpress – Nell’incontro con le opposizioni a Palazzo Chigi, il premier ha annunciato un decreto per garantire liquidità alle imprese e poi quello di aprile per le famiglie.

Giuseppe Conte ha inoltre tracciato il quadro economico generale e proposto “un tavolo maggioranza-opposizione” che si riunisca “con ritmo più serrato” al fine di assicurare un “confronto che porti alla più ampia condivisione possibile anche sul piano sostanziale delle misure anti-coronavirus”.

 Conte nell’incontro con le opposizioni ha tracciato il quadro economico generale e proposto “un tavolo maggioranza-opposizione” che si riunisca “con ritmo più serrato” al fine di assicurare un “confronto che porti alla più ampia condivisione possibile anche sul piano sostanziale”. Il premier, a quanto riferisce chi è all’incontro, ha annunciato un decreto per garantire liquidità alle imprese e poi quello di aprile per le famiglie.

Le trattative sui tavoli di Bruxelles sono fondamentali nella pianificazione da parte del governo dei prossimi passi per combattere l’emergenza economica legata al coronavirus. “Siamo al lavoro per anticipare in un decreto-legge, da adottare subito, le misure più urgenti per dare liquidità alle imprese. Avvertiamo tutta l’urgenza di intervenire prima possibile”, ha detto il premier, secondo quanto riferiscono fonti di Palazzo Chigi.

“Siamo tutti d’accordo per votare subito in Parlamento lo scostamento di bilancio per le misure di aprile – ha aggiunto – C’è però un problema di tenuta dei conti: dobbiamo seguire un percorso di sostenibilità finanziaria”. Un percorso che appunto non può non passare dell’Europa. “Il governo – ha detto Conte – sarà molto coraggioso per la politica finanziaria ma serve anche responsabilità perché c’è anche la questione della sostenibilità finanziaria”.

 “Il Comitato tecnico scientifico ci invita a non abbassare la guardia. Dobbiamo programmare un ritorno alla normalità che deve essere fatto con gradualità e deve consentire a tutti, in prospettiva, di tornare a lavorare in sicurezza. Valorizzeremo ulteriormente i protocolli di sicurezza. Questo il nostro impegno”.

 “Mancano mascherine e ossigeno, ci sono migliaia di persone in difficoltà nelle case di riposo, il sito dell’Inps per i 600 euro è in tilt, molte rate dei mutui sono incassate dalle banche, non c’è nessuna certezza sui tempi di erogazione della Cassa Integrazione, non ci sono aiuti per chi non riesce a pagare affitto e bollette, intanto il ministro dell’Interno liberalizza le ‘passeggiate condominiali’. Queste le preoccupazioni che la Lega ha portato al tavolo del governo. Attendiamo risposte, anzi fatti”, ha detto  Matteo Salvini al tavolo con il premier.

 Il messaggio dello “stare a casa” deve essere univoco. Non si può creare confusione escludendo di volta in volta categorie: la circolare sulle passeggiate genitore/figlio non è gestibile alla stessa maniera in ogni parte d’Italia. E’ una delle principali richieste avanzate dal vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani a Giuseppe Conte, nel corso della riunione a Palazzo Chigi.

Quindi, riferiscono alcune fonti parlamentari, il sostegno al mondo dello sport: 65 mila società sportive dilettantistiche e impianti sportivi che permettono l’attività motoria in Italia sono a un passo dal fallimento. Gli ospedali, specialmente al Sud, restano in difficoltà: bisogna allentare vincoli burocratici. I medici non hanno gli strumenti sufficienti. Mancano ancora camici, mascherine. Forza Italia, aggiungono le stesse fonti, propone un Piano casa per l’edilizia privata, un piano di infrastrutture per l’edilizia pubblica, un abbattimento della pressione fiscale – flat tax – per sostenere aziende e professionisti.

Giorgia Meloni, nel corso dell’incontro con il premier Giuseppe Conte, ha accusato i Cinquestelle di passare le giornate a insultare chi prova a dare una mano invece di fare proposte per aiutare gli italiani. Lo si apprende da fonti parlamentari. Mentre il Pd – proseguono le stesse fonti – accusa le opposizioni di irresponsabilità qualunque cosa dicano o propongano. “La condivisione – avrebbe detto Meloni – non è ‘zitto e vota’. È fare proposte e dire cosa non funziona”.

 L’obbligo di contrattazione sindacale per chi accede alla cassa integrazione va tolto in questa fase e su questo Fratelli d’Italia ha presentato un apposito emendamento. Trovo assurdo – avrebbe detto Meloni secondo fonti parlamentari – che il Governo lo abbia lasciato: oltre a essere un passaggio che fa perdere tempo è anche un modo per far arricchire i sindacati che ai lavoratori chiedono l’iscrizione o in alternativa il pagamento della pratica.

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