AgenPress. Si terrà domani, 5 aprile alle ore 10.30, presso l’Auditorium Antonianum di Roma, il convegno organizzato dal SIM Carabinieri su “Il ruolo del Sindacato nella disciplina militare”, alla presenza del Direttivo Nazionale e di tutti segretari regionali del primo sindacato italiano dei militari dei Carabinieri.
Dopo i saluti dal parte del presidente del SIM Carabinieri, Giuseppe Bonadonna, sarà il Segretario Generale Nazionale, Antonio Serpi ad aprire i lavori, affiancato dal responsabile del Dipartimento disciplina del sindacato, Dr Giuseppe Bivona.
Interverranno ospiti di rilievo a trattare l’argomento di questa giornata, quali il
Prof. Mario Caligiuri dell’università della Calabria nonché Presidente della Società Italiana di Intelligence; l’Avv. Antonello Madeo, Professore di Diritto e Procedura Penale e di Ordinamento Giudiziario e Penitenziario presso l’Università degli Studi della Tuscia., titolare di attività di ricerca in diritto penale presso il Centro per l’Innovazione Tecnologica e lo Sviluppo del Territorio presso lo stesso ateneo.
A seguire l’Avv. Michele Bonetti, esperto di diritto amministrativo e l’Avv. Domenico Mariani, esperto di Diritto penale militare, il cui intervento verterà sul rapporto tra procedimento penale ed azione disciplinare.
“Il Sindacato riveste un ruolo di primissimo rilievo sul piano delle tutele – ha dichiarato Antonio Serpi, Segretario Generale del SIM Carabinieri – tra le quali rientra, con forza e in principale modo, anche quella in materia disciplinare. La tutela disciplinare è lo strumento attraverso il quale il Sindacato in generale e il SIM Carabinieri prima degli altri, esprime la sua professionalità e la concreta vicinanza in favore degli associati, partecipando pienamente – per dirla secondo le norme – al principio di efficienza dell’Amministrazione.
Per farlo si avvale della preziosa ed indispensabile collaborazione esterna di docenti universitari, avvocati e esperti – seminari o corsi di formazione post-universitari per avvocati del libero foro che partecipano al procedimento disciplinare di stato ai sensi dell’art. 1370 co. 3 bis del Codice dell’Ordinamento Militare.”
Partendo da queste considerazioni – ha concluso Serpi – che si vuole dare vita ad un modo nuovo, più concreto e completo di fare “sindacato” per gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri e, in particolare, per gli iscritti al SIM Carabinieri.”