Congo. Gli assassini di Attanasio e Iacovacci avevano 5 fucili ‘kalashnikov’ e un machete

AgenPress – L’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso ieri in un attentato assieme al carabiniere Vittorio Vittorio Iacovacci e al loro autista, era arrivato a Goma già venerdì scorso. Lo riferisce un comunicato della presidenza congolese. “L’ambasciatore è arrivato a Goma venerdì 19 febbraio 2021 alle 10:30 a bordo del jet della Monusco immatricolato 5Y/Sim. Alle 09:27 di lunedì 22 febbraio”, viene aggiunto, “un convoglio di due veicoli del Programma alimentare mondiale ‘Pam’ è partito da Goma alla volta del comune di di Kiwanja, in territorio di Rutshuru”.

Riportando una “nota indirizzata al ministero dell’Interno” in cui “il governatore della Provincia del Kivu sud ricapitola i fatti”, il comunicato conferma che “alle 10:15 il convoglio è caduto in un’imboscata più o meno 15 km da Goma e 3 km prima del Comune rurale di Kibumba, più precisamente a Kanyamahoro sulla RN2 in territorio di Nyiragongo”.

Erano armati con cinque fucili automatici ‘kalashnikov’ e un machete i rapitori . “Gli assalitori, sei di numero e muniti di cinque armi di tipo Ak47 come anche di un machete”, hanno esploso “tiri di avvertimento prima di obbligare gli occupanti dei veicoli a scendere e seguirli nel fitto del parco, dopo aver abbattuto uno degli autisti al fine di creare il panico”, riferisce il comunicato riportato dal sito congolese Cas-Info prima di descrivere le modalità dell’uccisione di Attanasio e di Iacovacci. “Un’inchiesta è già in corso al fine di chiarire le circostanze, le responsabilità e di intraprendere azioni repressive afferenti a questa tragedia”.

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