Congiunti. Avv. Schuster. “Il governo lascia spazio all’interpretazione. Parenti, affini e coniugi sono termini diversi”

Agenpress – “Parenti, affini e coniugi sono tre termini diversi in ambito giuridico. Con congiunti si va a creare un insieme particolare che li intreccia un po’ tutti: genitori, nonni, nipoti, fratelli, congiunti, il coniuge. Poi però ci sono i prossimi congiunti e sono elementi non sempre univoci. Il dpcm non utilizza né prossimi né stretti, quindi si presume che si possa andare più in là: la lontana cugina è tecnicamente una congiunta”.

Lo spiega l’avv. Alexander Schuster, docente di diritto e avvocato esperto in diritto costituzionale comparato,  intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, sul termine ‘congiunti’.

“Il governo non limita il raggio dei congiunti, quindi lascia spazio all’interpretazione. Oltre ai legami formali come il matrimonio e il legame di parentela, la questione si pone con i conviventi che magari non risultano per varie ragioni in Comune. Altri che sono fidanzati, ma si trovano in parti diverse d’Italia. Se vieni fermato dalle forze dell’ordine è difficile certificare che stai andando dalla tua fidanzata, a quel punto se non ti credono e ti multano c’è la possibilità di contestare la multa dimostrando con tabulati telefonici, con testimoni, che si ha una relazione stabile con quella persona”.

 

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