Confronto politico Meloni-Letta. Tanti i temi, migranti, guerra, sanzioni, condoni, bollette, riforme

AgenPress – “La situazione dei conti non è ottima: chi ha governato negli ultimi 10 anni ha parte di una responsabilità. I nostri programmi sono fattibili: proponiamo un taglio tasse generico, con una flat tax incrementale”. Lo afferma la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni nel confronto con il segretario dem, Enrico Letta su Corriere tv. “Un segnale importante sarebbe tassa piatta al 5% sui premi di produzione. Sono contento che l’unica misura è il taglio del cuneo fiscale, ma in Puglia c’è chi chiede di sputare sangue e chiede di assumere migliaia di dipendenti che ha un costo”.

Condoni

“Non ci sono condoni nel nostro programma, semmai serve fare funzionare quelli che sono stati fatti in passato: la vera evasione è nel lavoro nero, nelle big company, nelle iniziative dei migranti che aprono e chiudono prima dei controlli, per cui abbiamo chiesto una fideiussione”, ha aggiunto.

Salario minimo

“Noi l’unica riduzione fiscale che proponiamo è quella sul cuneo fiscale, per dare a lavoratori una 14ma in piu’. Dà ai lavoratori un salario più solido davanti a una inflazione cosi’ alta. Aiuta anche il datore di lavoro e combatte il lavoro nero”, replica Enrico Letta.

“Salario minimo, nella logica contrattata, per evitare che piu di 3 milioni di lavoratori guadagnino meno di 9 euro, che è uno scandalo”. Va inoltre mantenuto il reddito di cittadinanza perché “ha aiutato a contrastare la povertà”. “Secondo noi dovrà continuare per questo ma sulle politiche attive deve cambiare perché non ha funzionato”.

“Nel nostro programma sono indicate tutte le coperture, dalla carbon tax e dalla lotta all’ evasione fiscale, come anche nei piani del governo Draghi, e da qui avremo una politica economica credibile. Giovedì alla Camera dirò quello che occorre fare, ma va fatto insieme all’Europa, sapendo che stiamo su una montagna di debito, salvata solo dall’essere parte dell’Ue”.

“Il salario minimo non risolve il problema, i contratti nazionali hanno già un minimo. I salari sono bassi per le tasse, per cui serve tagliare il cuneo. Dobbiamo favorire l’assunzione, quindi più assumi, meno paghi”, dice ancora Meloni.

“E’ necessario uno strumento di assistenza per chi non è in condizione di lavorare, ma il reddito metteva tutti sullo stesso piano. Io penso a una politica attiva per il lavoro”.

Europa

 “Per anni chi faceva critiche costruttive veniva chiamato sovranista: poi sono arrivati degli shock come la pandemia e si è visto che noi chiedevamo un Europa capace di agire: non si può dire che abbia fatto tutte le cose che andavano fatte. Manca una politica estera. La posizione dei conservatori è quella del principio di sussidiarietà: non faccia Bruxelles quello che può fare Roma. L’interesse nazionale si difende agendo: la Germania non vuole il price cap perché paga il gas un terzo di quello che paghiamo noi”, ha proseguito Meloni.

“Io mi considero una conservatrice e non credo che un motto mazziniano come ‘Dio, patria e famiglia’ vada a cozzare con la modernità. Significa difendere una identità. La patria, la famiglia e anche l’identità religiosa sono fondamentali, pur credendo nel valore della laicità dello Stato”.

“Per noi non difficile scegliere le alleanze internazionali, da sempre si basano su due cardini, europeo e atlantico e sarà sempre così”, ha affermato Letta.

Invasione russa in Ucraina e sanzioni

“La posizione di FdI è sempre la stessa: l’Italia ancorata all’Occidente, all’alleanza atlantica, con l’Europa, a difesa dei valori occidentali. Sin dall’inizio alcuna titubanza a schierarci contro la Russia, abbiamo sostenuto il governo seppur dall’opposizione. E le cose rimarrebbero così con un governo di centrodestra”, ribadisce Meloni.

“Le sanzioni sono efficaci, ma onori e oneri. Serve un fondo di compensazione. Noi abbiamo un programma di coalizione. Invece sinistra italiana chiede di non inviare armi”.

“Le parole di Berlusconi e di Salvini sulle sanzioni? Ma nel programma del centrodestra ci sono parole chiare e quelle contano. Letta ci dica perché non ha posto il tema ai suoi alleati circa lo stop dell’invio delle armi. Nel nostro programma non c’è nulla contro le sanzioni. L’ Ungheria non è il Paese che conta di più: da sinistra nemmeno una parola contro la Germania che blocca il tetto al gas”.

Migranti

“Distinguere i profughi dagli emigranti: altrimenti c’è il disastro. Serve una missione europea che tratti con la Libia per impedire la partenza dei barconi, per aprire gli hotspot e valutare là chi può venire e chi no. Poi c’è l’immigrazione che si regola con i decreti flussi per fare entrare legalmente le persone di cui abbiamo bisogno. La sinistra invece ha azzerato queste quote perchè occupate dagli illegali”.

“Noto che il termine blocco navale non è stato usato; è talmente evidente che non può essere applicata e governo non la può adottare”, replica Letta.

Costituzione

“Letta conferma che la Costituzione è immodificabile ma loro l’hanno modificata, quindi loro possono farla e noi no. Dici che vogliamo pieni poteri? Allora D’Alema voleva pieni poteri? La mia proposta è quella della Bicamerale”, si chiede Meloni. “Caro Enrico, con Draghi c’era un semipresidenzialismo senza equilibri, quel governo non ha funzionato: tante le mortificazioni del Parlamento. E quello è un problema per la democrazia”.

No al presidenzialismo e nemmeno al semipresidenzialismo alla francese, perché in esso “il Parlamento conta poco”, replica Letta.  “Il nostro è un sistema parlamentare, sicuramente può essere aggiustato, per esempio evitare la transumanza parlamentare, come visto in questi anni, pessima immagine”.

Caro bollette

Meloni ridice no a scostamenti di bilancio e chiede il”disaccoppiamento tra costo di gas e energia”. Letta vuole “misure immediate per aiutar le imprese a pagar bollette già emesse”. Pnrr. Letta attacca: “se rinegoziamo i fondi Ue, siamo inaffidabili”, poi affonda: “FdI non ha mai votato il Next Generation Eu”. Meloni replica: “Su certi passaggi FdI s’ è astenuta, mai detto no”.

Diritti civili

Sui diritti civili Meloni si dice contraria all’adozione per le coppie omogenitoriali: “A bambini che hanno già sofferto bisogna garantire il massimo, che per me è un padre, una madre, la stabilità della coppia”. “Ai bambini conta che sia dato amore, ma tu vuoi normare questo amore“, replica Letta.

Governo

“Al governo il centrodestra durerà? Sì, lo abbiamo già dimostrato, lo facciamo ottimamente a livello regionale e comunale. Stiamo insieme per scelta e necessità. Non stiamo lì a dire votate per noi altrimenti la sinistra… Noi possiamo raccontare una visione nostra. Letta anche in questo dibattito ha parlato più di me che di quello che vogliono fare loro”, dice ancora Meloni.

Nonostante Letta abbia affermato che “il Pd non sta demonizzando Giorgia Meloni”, ha concluso affermando che l’Italia “è veramente a un bivio, una specie di referendum, un po’ come in Gran Bretagna quando hanno dovuto scegliere tra la Brexit e rimanere nell’Ue. I toni nostri sono assolutamente pacati, sono anzi accusato di essere troppo fair”.

 

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