Cofferati: “La sinistra deve dare risposte ai più deboli e ai più poveri”

AgenPress. Sergio Cofferati è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi ed Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.

Sulla situazione economica.

“Gli italiani hanno votato, c’è un risultato molto netto, chi ha vinto ha la possibilità di presentare un programma, le parti sociali si confronteranno e diranno ciò che condividono e ciò che non condividono. Ho avuto la sensazione molto netta che durante la campagna elettorale ci sia stata una sottovalutazione molto netta della condizione economica e sociale che si era creata in Italia. La crisi era stata innescata dalla pandemia, la guerra l’ha accentuata. Siamo a rischio di una frattura sociale, determinata non soltanto dall’inflazione, ma dal fatto che questo si aggiunga a difficoltà preesistenti. Che si parli così poco di politica economica a me fa un po’ impressione. Si era creata una situazione favorevole con la pandemia, l’Europa aveva iniziato ad agire in maniera unitaria, bisognava cambiare anche i trattati”.

Sulla sinistra.

“Credo che la sinistra debba avere come punto di riferimento sempre l’equità e la giustizia sociale. Questo vuol dire dare risposte ai più deboli e ai più poveri, che oggi non hanno questa sensazione di protezione”.

Sul reddito di cittadinanza.

“Credo che sia uno strumento utile, lo farei diversamente da come è stato fatto. Deve essere accompagnato sempre da politiche attive del lavoro. Ti dò dei soldi perché sei in difficoltà, ma contemporaneamente ti offro delle possibilità di occupazione. Aver fatto diventare il reddito di cittadinanza obiettivo di propaganda non ha aiutato”.

 

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