“Codice tutela equidi” diventi subito legge: il Partito Animalista Europeo sollecita il presidente Draghi

AgenPress. Con atto formale indirizzato al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, il Partito Animalista Europeo ha richiesto il recepimento con atto normativo primario del “Codice per la tutela e la gestione degli equidi”, redatto nel 2009 dal Ministero della Salute del Lavoro e delle Politiche Sociali, che fissa i parametri essenziali per una corretta gestione degli animali nell’ambito delle strutture in cui vengono detenuti e delle attività in cui sono impiegati, nel rispetto delle esigenze etologiche e di benessere degli stessi.

In assenza di una normativa specifica gli equidi, nonostante la particolarità delle loro esigenze, sono tutelati per ora solo dalle generiche indicazioni del Dlgs 146/2001 in merito alla protezione degli animali negli allevamenti intesi quali animali produttori di alimenti per l’uomo, oltre che dalla L.189/04 relativa a disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali a modifica del Codice Penale.

“Il Codice, che contiene utili indicazioni e linee guida, era nelle intenzioni dei redigenti destinato ad essere inserito in una futura legge, ma che al momento non risulta essere stato adottato con un atto normativo primario o secondario e che quindi non è una fonte di diritto obiettivo, pertanto i giudici di legittimità non ritengono configurabile il delitto di maltrattamento di animali in caso di mancato rispetto delle indicazioni e prescrizioni contenute nel predetto Codice in quanto privo di efficacia cogente. – dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Per questo motivo gli aguzzini sfruttatori di cavalli ed asini condannati sia in primo grado che in appello sono stati assolti in Cassazione.”

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