Codacons su ricostruzione terremoto e propaganda politici

AgenPress. Il Codacons attacca duramente in occasione dell’anniversario dal terribile terremoto che flagellò il Centro Italia, e mette nel mirino le stucchevoli dichiarazioni di vicinanza, sostegno e solidarietà arrivate nel corso del tempo dalla politica, in assenza però di interventi risolutivi e concreti per la ricostruzione e il ritorno alla normalità.

Da anni, e specialmente in occasione dell’anniversario, i cittadini colpiti dal catastrofico evento sono costretti anche a subire una ridda di promesse, annunci, generiche manifestazioni d’intenti: un carosello propagandistico noioso e inaccettabile, smentito dai progressi a passo di lumaca dei cantieri e delle attività di ricostruzione.

L’Associazione, che denunciò il governo italiano per omissione di atti dovuti e abuso della fiducia popolare in relazione alle promesse non mantenute circa la soluzione dei problemi connessi al sisma, torna a domandare chiarezza sull’impiego delle ingenti risorse mobilitate nei mesi successivi al sisma e denuncia l’immobilismo imperante anche sul rischio sismico: come se nulla si fosse imparato, e come se i cittadini dovessero fare affidamento sulla clemenza degli elementi piuttosto che sugli interventi delle istituzioni, mentre i Commissari alla ricostruzione si susseguono senza sosta e senza cambiamenti di sorta.

I cittadini attendono la normalità, in moduli di poliuretano espanso, attorno ai borghi sconquassati, oppure lontano da casa – fuori cratere: e allora, in vista del prossimo anniversario, è davvero il caso di stoppare il circo delle promesse e degli annunci e procedere speditamente a una vera ricostruzione.

Altrimenti, altro che 4 anni: ne serviranno 40, come per tanti terremoti del passato, a riprova ulteriore del fatto che in Italia – nonostante tutto, Commissari e Governi compresi, cambi di continuo – nulla cambia mai davvero.

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