PER LA RISTORAZIONE ITALIANI SPENDONO QUASI 2 MILIARDI DI EURO IN PIUā RISPETTO AL 2022
Ā CENA IN PIZZERIA RINCARA DEL 7,6%, MA VOLA A +13% IL FOOD DELIVERY. A VITERBO I RINCARI PIUā ALTI DEI RISTORANTI: +16% SU 2022
AgenPress. I rincari di alimentari e bevande si fanno sentire anche sui listini al pubblico praticati da bar e ristoranti, ma a ritoccare i prezzi al rialzo sono anche pizzerie, gelaterie, pasticcerie, e il settore del āfood deliveryā. Lo afferma il Codacons, che ha messo a confronto i listini odierni del comparto ristorazione con quelli in vigore un anno fa, realizzando la mappa del caro-ristoranti in Italia.
Tra emergenza bollette che ha aggravato i costi per gli esercizi pubblici e lāinflazione che, per il comparto alimentare, supera quota 12%, oggi per gli italiani mangiare fuori ĆØ sempre piĆ¹ costoso ā denuncia il Codacons ā I prezzi al pubblico nel settore della ristorazione registrano aumenti medi del +6,8% su base annua: i menu dei ristoranti costano il 6,1% in piĆ¹, una cena in pizzeria rincara del 7,6%, per una consumazione al bar si spende in media il 4,8% in piĆ¹, mentre gelaterie e pasticcerie hanno ritoccato al rialzo i listini del 5,9%,Ā +6,6% i fast food. Lāincremento piĆ¹ alto, tuttavia, spetta al sempre piĆ¹ diffuso āfood deliveryā, con i prezzi delle consegne di cibi e bevande a domicilio che salgono del +13% rispetto al 2022. Tradotto in soldoni gli italiani, a paritĆ di consumi, spendono oggi quasi 2 miliardi di euro in piĆ¹ per il comparto della ristorazione, a causa dei rincari registrati nel settore.
In alcune cittĆ italiane, poi, i prezzi della ristorazione aumentano a velocitĆ piĆ¹ che doppia rispetto la media nazionale: ĆØ il caso di Viterbo, dove cenare al ristorante costa oggi il 16% in piĆ¹ rispetto allo scorso anno. Aumenti pesanti anche a Siena (+11,5%), Brindisi (+11,1%) e Cosenza (+11%).
La cittĆ dove invece i prezzi dei ristoranti aumentano meno ĆØ Vercelli, che registra un rincaro dei listini appena del +2,4% su anno, seguita da Trapani (+3,1%) e Ancona (+3,5%).
āRegalarsi una pizza fuori o cenare al ristorante ĆØ sempre piĆ¹ costoso ā commenta il presidente Carlo Rienzi ā Questo a causa delle tensioni nei prezzi al dettaglio che vengono poi scaricate dai pubblici esercizi sulle tariffe praticate al pubblico. Se si considera che una famiglia ātipoā destina in media ogni anno circa 1.080 euro al settore della ristorazione, il conto dei rincari di bar, ristoranti, gelaterie, ecc., sfiora in totale i 2 miliardi di euro rispetto allo scorso anno. Incrementi dei listini che rischiano di determinare una riduzione dei consumi, con le famiglie che, per far fronte al caro-prezzi, potrebbero tagliare la spesa per le consumazioni fuori casaā ā conclude Rienzi.
Mappa del caro-ristoranti in Italia (aumenti percentuali su base annua):
Viterbo | 16,0% |
Siena | 11,5% |
Brindisi | 11,1% |
Cosenza | 11,0% |
Grosseto | 10,0% |
Belluno | 9,9% |
Benevento | 9,5% |
Parma | 9,0% |
Mantova | 8,8% |
Trieste | 8,8% |
Novara | 8,6% |
Modena | 8,6% |
Massa Carrara | 8,6% |
Alessandria | 8,4% |
Brescia | 8,3% |
Bolzano | 8,3% |
Udine | 8,2% |
Teramo | 8,2% |
Piacenza | 8,0% |
Biella | 7,9% |
Pistoia | 7,9% |
Ferrara | 7,8% |
Olbia-Tempio | 7,8% |
Vicenza | 7,5% |
Bologna | 7,5% |
Perugia | 7,5% |
Messina | 7,4% |
Cuneo | 7,3% |
Treviso | 7,3% |
Padova | 7,3% |
Genova | 7,2% |
Pordenone | 7,2% |
Varese | 7,1% |
Lecco | 7,1% |
Reggio Emilia | 7,0% |
ForlƬ-Cesena | 7,0% |
Avellino | 7,0% |
Siracusa | 7,0% |
Aosta | 6,9% |
Milano | 6,9% |
Napoli | 6,9% |
Palermo | 6,9% |
Gorizia | 6,8% |
Macerata | 6,8% |
Trento | 6,7% |
Ravenna | 6,7% |
Cagliari | 6,5% |
Verona | 6,4% |
Venezia | 6,4% |
Rimini | 6,3% |
Firenze | 6,3% |
Bari | 6,3% |
Roma | 6,2% |
Torino | 6,0% |
Lucca | 6,0% |
Arezzo | 6,0% |
Rovigo | 5,9% |
Pisa | 5,8% |
Caltanissetta | 5,8% |
Sassari | 5,8% |
Como | 5,5% |
Lodi | 5,5% |
Potenza | 5,5% |
Catania | 5,4% |
Imperia | 5,3% |
Ascoli Piceno | 5,1% |
Reggio Calabria | 5,1% |
Pavia | 4,9% |
Cremona | 4,7% |
Terni | 4,6% |
Livorno | 4,5% |
Caserta | 4,4% |
Catanzaro | 4,3% |
Campobasso | 4,2% |
Bergamo | 3,6% |
Pescara | 3,5% |
Ancona | 3,4% |
Trapani | 3,1% |
Vercelli | 2,4% |
Fonte: elaborazioni Codacons su dati Istat