Cina. In aumento malati Covid. Rischio 1 mln di morti. File di bare nei forni crematori. Gli Usa preoccupati

AgenPress – La nuova ondata di contagipartita dopo l’allenatamento delle misure restrittive rischia di portare il gigante asiatico verso la drammatica soglia di 1 milione di morti. Secondi le proiezioni dei docenti dell’Università di Hong Kong, le riaperture a livello nazionale potrebbero portare a 684 morti per milione di persone, ovvero a circa 964.400 morti nel Paese da 1,4 miliardi di abitanti. L’aumento dei contagi potrebbe provocare un sovraccarico del sistema sanitario, secondo un paper dei ricercatori citato dalla Cnn, in attesa di essere sottoposto a valutazione paritaria.

Gli Stati Uniti temono che l’ondata di Covid possa tradursi in nuove mutazioni del virus. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price. “Sappiamo che ogni volta che il virus si diffonde può mutare e presentare una minaccia”, ha precisato Price secondo quanto riportato dai media americani.

Si è trasformata in un boomerang la decisione della Cina di abbandonare la politica ‘zero covid’ all’inizio di dicembre e di rimuovere la maggior parte delle restrizioni in vigore dal 2020 a seguito delle proteste della gente esasperata dalla gestione poliziesca della pandemia. Il Paese rischia di essere travolto dal balzo della curva dei contagi ormai fuori controllo e da un aumento del numero di morti che le autorità cercano di nascondere ma che i crematori ormai in crisi per troppi cadaveri rivelano in tutta la sua drammaticità. Una situazione che rischia di peggiorare ulteriormente a causa di possibili nuove mutazioni del virus.

I crematori in tutta la Cina sono sotto pressione per far fronte ad un vasto afflusso di corpi, con gli ospedali in difficoltà e gli scaffali delle farmacie svuotati. A Chongqing, una città di 30 milioni di abitanti dove questa settimana le autorità hanno esortato le persone con lievi sintomi di Covid ad andare al lavoro, un operaio ha detto che il loro crematorio ha esaurito al momento lo spazio per conservare i corpi.

Le autorità cinesi hanno ammesso che è “impossibile” per il sistema tenere traccia del numero di nuovi infetti e il conteggio ufficiale è in contrasto con le segnalazioni dei decessi e l’aumentato lavoro delle pompe funebri. Da tutto il Paese arrivano le testimonianze che confermano il superlavoro dei crematori.

A conferma del rischio che l’onda lunga del contagio potrebbe avere gravi ripercussioni sull’economia, sono arrivati i dati della Banca mondiale che ha nettamente abbassato le sue previsioni di crescita per la Cina per quest’anno e per il 2023 a causa di “rischi significativi” legati al Covid, oltreché alla crisi immobiliare. Già nelle sue precedenti previsioni di giugno, l’istituto era preoccupato per il trend della seconda economia mondiale, allora sotto il giogo dello ‘zero Covid’: dava al 4,3% la crescita del Pil nel 2022 e all’8,1% nel 2023.

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