04 Giu, 2023

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Cina. Divieto Usa Tik tok è persecuzione politica e xenofoba. Non ha fornito prove minaccia sicurezza nazionale

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AgenPress – La Cina assicura che “non ha mai chiesto e non chiederà mai” ad alcuna azienda o individuo di raccogliere dati e informazioni in altri Stati con mezzi che violano le leggi locali, aggiungendo che un eventuale divieto Usa di TikTok sarebbe “una persecuzione politica e xenofoba”. Così la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, sull’audizione dedicata alla sicurezza nazionale del Ceo di TikTok, Shou Zi Chew, al Congresso. “Finora il governo Usa non ha fornito prove per dimostrare che TikTok minacci la sicurezza nazionale, ma ha più volte presunto la colpa e soppresso senza ragione le società interessate”.

Il governo cinese “attribuisce grande importanza e protegge la privacy e la sicurezza dei dati in conformità con la legge”, ha aggiunto Mao, secondo cui “la parte americana dovrebbe rispettare seriamente i principi dell’economia di mercato e della concorrenza leale, smettere di sopprimere irragionevolmente le aziende di altri Paesi e fornire un ambiente aperto, equo, giusto e non discriminatorio per le aziende di tutto il mondo” in modo che possano “investire e operare negli Stati Uniti”.

L’audizione di giovedì dinanzi al Comitato per l’energia e il commercio della Camera dei rappresentanti Usa è durata quasi 6 ore e i deputati, sia democratici sia repubblicani, hanno insistito sulla minaccia alla sicurezza nazionale di TikTok e sull’uso incongruo dei dati. In uno scambio particolarmente acceso, Chew è stato costretto a riconoscere che alcuni dati personali degli americani erano ancora soggetti alla legge cinese, ma ha insistito sul fatto che presto la situazione sarebbe stata modificata. L’azienda ha anche riconosciuto a novembre che alcuni dipendenti in Cina potevano accedere ai dati degli utenti europei e poi ha ammesso a dicembre che i dipendenti avevano usato i dati per spiare i media. Il gruppo ha insistito sul fatto che il governo cinese non ha alcun controllo o accesso ai suoi dati. “ByteDance (a cui fa capo TikTok, ndr) non è di proprietà né controllata dal governo cinese ed è una società privata”, ha continuato Chew, rilevando di “ritenere necessarie regole chiare e trasparenti che si applichino a tutte le società tecnologiche. La proprietà non l’elemento centrale per affrontare queste preoccupazioni”.

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