29 Mag, 2023

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Cig. Il 12 giugno è passato! E Tridico ancora non paga 1 mln di italiani senza stipendio

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Agenpress – Aveva detto e promesso che “entro venerdì 12 giugno “pagheremo tutte le 419mila domande di cassa integrazione giacenti”.

A dirlo il presidente dell’Inps Pasquale Tridico a inizio della settimana che si chiude proprio oggi. Quando è arrivato il giorno fatidico il presidente dell’Inps si è fatto nuovamente intervistare per dire “le abbiamo pagate tutte”.  Ma a smentire Tridico e non di poco è un documento interno all’Inps che porta proprio la data fatidica, quella del 12 giugno 2020. Con una tabella che dice tutt’altro.

Alla voce “pagamenti complessivi” i beneficiari risultano essere 5.707.018, ma a venerdì quelli che risultano essere stati pagati erano 4.704.493. Differenza: 1.002.525 lavoratori che ancora non avevano ricevuto i vari tipi di cassa integrazione esistenti. Più del doppio di quelli indicati dal presidente dell’Inps a inizio settimana e che secondo lui dopo pochi giorni sarebbero dovuti diventare zero.

La versione semi-ufficiale dell’Istituto  parla di un residuo di 420mila lavoratori in attesa che sarebbero stati pagati entro il 12 giugno. A sindacati, consulenti del lavoro e politici di opposizione esperti del settore, però, i conti non tornano. “Serve una svolta e serve subito – attacca Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della Cisl –. Ci sono ancora centinaia di migliaia di persone che aspettano la prima liquidazione tra prestazioni ordinarie, in deroga, Fis e fondi bilaterali. Lavoratrici e lavoratori lasciati a reddito zero da mesi. Ingiustizia clamorosa e bomba sociale da disinnescare”.

“Oggi sbandierano di aver ultimato i pagamenti della cassa integrazione per 420mila lavoratori: altra bugia. Ci sono un milione di domande presentate ancora inevase”, incalza l’ex sottosegretario leghista al Lavoro Claudio Durigon. E sulla stessa linea d’accusa si muovono Giorgia Meloni e l’azzurra Anna Maria Bernini: “Fonti come Confindustria Toscana e i consulenti del lavoro hanno totalmente escluso che sia avvenuto il pagamento di tutta la cassa entro il 12”. Solo per la grande distribuzione, del resto, ci sono – secondo più di un consulente – più di 300mila lavoratori che da marzo ancora non prendono la cassa integrazione.

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