Casaleggio, Garante dica a chi dare i dati. M5S onori i debiti con piattaforma Rousseau

AgenPress –  “E’ arrivata una comunicazione del Garante della privacy che in inusuale modalità monocratica ha stabilito quanto previsto dalla legge ossia che se i dati vengono richiesti dal titolare, il responsabile dei dati deve consegnarli”. Il Garante “non indica chi sia la persona che riveste il ruolo di rappresentante legale, quindi il legittimo titolare dei dati al quale Rousseau può consegnarli”. Lo scrive su blog delle Stelle Davide Casaleggio. “Oggi stesso chiederemo al Garante della Privacy di indicarci la persona alla quale consegnare i dati del MoVimento”.

“Per individuare il rappresentante legale è necessario seguire lo statuto e votare un comitato direttivo di 5 persone così come deciso durante gli Stati Generali dello scorso inverno e ratificato dagli iscritti con ben tre votazioni (una di indirizzo a dicembre e altre due per la modifica dello statuto a febbraio)”, scrive ancora Casaleggio sul blog delle Stelle sottolineando “il dovere” di “onorare il debito del MoVimento 5 Stelle verso Rousseau”.

“La situazione del MoVimento 5 Stelle è arrivata all’assurdo. Una situazione talmente kafkiana che spinge le persone a rifugiarsi nella mera tifoseria o peggio nell’agnosticismo, non avendo gli strumenti per comprendere le cause che hanno determinato questa condizione, né quale sia la soluzione che possa essere adottata. Una soluzione che, in realtà, c’è ed è più semplice e applicabile di quanto si creda. Essendo ormai trascorsi oltre tre mesi per cercare soluzioni creative alternative è tempo di seguire il percorso più semplice. È sufficiente seguire la strada che consente di tener conto di 4 principi imprescindibili:

L’osservanza della legge;

Il rispetto delle decisioni e della tutela degli iscritti;

Il dovere di onorare gli impegni presi;

La volontà di dare seguito alla richiesta del Garante Beppe Grillo di consentire a Giuseppe Conte di avviare un processo di rifondazione del MoVimento”, scrive Casaleggio nel blog, pubblicato proprio negli stessi minuti in cui il Garante della Privacy annunciava la sua pronuncia sui dati degli iscritti.

“Per indire il voto del comitato direttivo, è necessaria una sola azione ossia che uno dei seguenti organi del MoVimento 5 Stelle prenda la decisione: Il Comitato di garanzia; Il Collegio dei probiviri Il Garante. L’Associazione Rousseau vuole risolvere la situazione e da mesi ha dato la sua massima disponibilità purché, come detto, vengano rispettati i principi di legalità, di democrazia interna, gli impegni presi e la volontà del Garante del MoVimento. Per questo motivo, si è resa disponibile anche ad avviare i voti necessari per arrivare ad una serena conclusione dei rapporti. Ovviamente a fronte di un impegno legalmente vincolante da parte dei candidati al comitato direttivo a tutelare i diritti dei lavoratori, come è doveroso che sia, sanando cioè i debiti pregressi del MoVimento per le attività lavorative svolte e mai pagate. Questo, qualora il movimento non avesse già speso i soldi raccolti nell’ultimo mese e quindi non ne avesse più in cassa”, aggiunge il presidente dell’Associazione Rousseau.

“Chi ha mai navigato in barca a vela sa che questa situazione è simile allo stallo che si viene a creare quando si esegue una virata facendo passare le vele dall’altra parte e poi si rivira nuovamente senza passare la vela davanti, il fiocco (che nella nostra metafora è lo statuto), ottenendo uno stallo perfetto con le vele spiegate, mettendosi “in cappa”. È sicuramente una manovra coreografica, ma si perde completamente il controllo dell’andatura e si rimane in balia delle correnti. Non si può quindi fare se ci si trova vicino agli scogli. Gli scogli sono vicini. Ripeto. Gli scogli sono vicini”.

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