Agenpress. In merito all’articolo “Scoop, la Casaleggio Associati ha sottratto dati personali di utenti Facebook tre anni prima di Cambridge Analytica” pubblicato dal sito linkiesta.it, Casaleggio Associati precisa che in maniera completamente errata è stato comparato un caso in cui sono stati utilizzati milioni di dati senza il consenso degli utenti, a un caso profondamente diverso in cui legittimamente un sito chiedeva individualmente alle singole persone di poter utilizzare alcuni dati per verificare la propria classifica di attivismo (es. per aver cambiato la propria immagine di facebook, o avere tanti amici che utilizzavano l’app).

I dati raccolti nel 2013 non sono stati utilizzati dalla Casaleggio Associati per altre finalità e sono poi stati cancellati alla fine dell’iniziativa in piena sintonia con la legge, con le politiche di Facebook e con la normativa sulla privacy.

Casaleggio Associati ha proceduto a tutelare la propria reputazione per vie legali già nella giornata di oggi nei confronti de Linkiesta.

Questa azione legale si somma a molte già attive e diverse già concluse con successo contro una diffamazione sistematica da parte di alcune testate o singoli individui che hanno già dovuto pagare per il danno arrecato.