Caro affitti, il Ministro Bernini: impossibilitata a partecipare a discussione su mozione. Risultata positiva al Covid-19

AgenPress. Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, essendo risultata positiva al Covid-19, non potrà partecipare agli impegni istituzionali in agenda per i prossimi giorni. Il Ministro non potrà, dunque, intervenire all’esame delle mozioni sulle iniziative per il superamento delle criticità relative al caro affitti per gli studenti universitari fuori sede in corso alla Camera dei deputati.

Il Ministro Bernini resta comunque a disposizione per un confronto sul tema del caro affitti laddove se ne ravveda necessità, come del resto è accaduto in queste settimane rispondendo alle diverse interrogazioni parlamentari presentate in Aula e in Commissione, alla Camera come al Senato. Il Ministro, fin dall’inizio del suo mandato, ha sempre dato ampia disponibilità a trattare il tema in tutte le sedi in cui è stata chiamata a farlo, in particolare ha aperto un proficuo confronto con gli studenti che ha incontrato durante le inaugurazioni dell’anno accademico di moltissime Università italiane. Il Ministro ha avuto modo di confrontarsi con gli studenti, e ascoltare le loro proposte, anche il 18 maggio, partecipando alla seduta del Consiglio nazionale degli studenti universitari (CNSU). Il prossimo incontro con i rappresentanti del CNSU è in programma l’8 giugno.

Il tema delle residenze universitarie, e più in generale il diritto allo studio, è una delle priorità di questo Ministero. Nei primi sette mesi di Governo sono stati stanziati 900 milioni di euro per rafforzare il diritto allo studio, con 400 milioni per le residenze universitarie e 500 milioni di euro per le borse di studio previsti dalla legge di Bilancio 2023.

Sempre sul tema del caro affitti, al Ministero dell’Università e della Ricerca, nelle scorse settimane, è stato istituito un gruppo di lavoro con rappresentanze della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI), della Conferenza delle Regioni, dell’Associazione nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), degli Enti per il Diritto allo Studio e dello stesso CNSU, che tornerà a riunirsi la prossima settimana. Nel frattempo, il MUR ha avviato la procedura per la mappatura degli immobili liberi che potranno essere destinati ad alloggi o residenze universitarie per raggiungere il target di 52.500 posti letto nell’ambito dell’attuazione della Riforma 1.7 della Missione 4, Componente 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sul sito del Ministero dell’Università e della Ricerca è stato, infatti, pubblicato l’avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per la messa a disposizione, su tutto il territorio nazionale, di immobili da convertire a studentati.

Parallelamente, il MUR ha aperto un confronto con i Sindaci delle città metropolitane sulla messa a disposizione degli immobili da riconvertire in studentati. Un gruppo di esperti, costituto nelle scorse settimane, è già al lavoro per individuare il costo medio calmierato per ogni posto letto a livello territoriale, tenendo conto dei valori di mercato di riferimento, delle tipologie degli immobili e del livello di servizi offerti.

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