Capone (UGL): “No alla regolarizzazione in massa degli immigrati. Necessaria l’introduzione dei voucher per incentivare il lavoro legale”

Agenpress. “Il Covid-19 si sta abbattendo come un ciclone su tutti i settori produttivi della nostra economia, non risparmiando neppure l’agricoltura. Secondo Coldiretti, al settore agricolo mancano 370 mila braccianti, in un momento in cui per frutteti, campi e vigneti si avvicina la stagione dei raccolti.

In tal senso occorre agire con coraggio, determinazione, mettendo da parte ogni arroccamento ideologico. L’idea di regolarizzare gli immigrati non risolve il problema ma promuove una sorta di nuovo ‘schiavismo’. Lo Stato assumerebbe le vesti del ‘caporale’, che ricorre alla forza lavoro dei ‘clandestini’.

Un’assunzione in piena regola, anche per una sola giornata richiede, inoltre, procedure amministrativo-burocratiche complesse che sono proprio la causa principale del lavoro nero e dello sfruttamento. Per tali ragioni proponiamo l’introduzione dei voucher, uno strumento da utilizzare solo ora, nell’emergenza, per evitare così che lavoro nero e sfruttamento trovino, è il caso di dirlo, terreno fertile!”

Lo ha dichiarato in una nota Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla proposta di introdurre i voucher in agricoltura.

 

 

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie