Campagna vaccinale: non abbassare la guardia

AgenPress. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza che prevede lo stop all’obbligo di mascherina all’aperto dal 28 giugno all’aperto. Al chiuso si dovrà portare invece “almeno fino al raggiungimento dell’immunità di gregge” prevista entro fine settembre, afferma il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
A luglio la possibile riapertura delle discoteche. “Le discoteche – ricorda Costa – sono un settore produttivo come gli altri: sono 3mila attività, oltre 100mila occupati, con un fatturato di 2 miliardi”.
Per quanto riguarda il prolungamento dello stato di emergenza, Costa ipotizza “un prolungamento almeno fino a quando non sarà completato l’obiettivo dell’immunità di gregge e magari verificare cosa succederà a settembre-ottobre con eventuali varianti, possa essere un punto di mediazione ragionevole. Sarebbe un arco temporale che si va a porre tra la scadenza a fine luglio e quella ipotizzata di fine anno”.
Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri annuncia di aver “chiesto alla Direzione generale della prevenzione sanitaria di cercare una soluzione normativa che consenta in maniera inequivocabile e chiara l’utilizzo della vaccinazione eterologa anche al di sopra dei 60 anni”.
“Credo sia giusto dare a tutti la possibilità di cambiare tipologia di vaccino, anche se per gli over 60 il vaccino a vettore virale, come AstraZeneca – precisa Sileri – rimane sicuro e non gravato da quelle complicanze rarissime che si sono invece osservate nei soggetti più giovani”.
Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, evidenzia il rischio, con l’estate e le vacanze alle porte, di un abbassamento della guardia delle persone davanti al coronavirus “c’è, anche in buona fede” ma “ora abbiamo il rischio che Pfizer a luglio rallenti rispetto alle forniture attese”.
“Certamente da parte delle Regioni c’e’ preoccupazione, – dichiara il coordinatore della  Commissione Salute della Conferenza delle Regioni nonche’ assessore  alla Sanita’ in Emilia Romagna, Raffaele Donini – c’è una evidente fibrillazione anche rispetto alle  proiezioni di forniture di vaccini. L’interlocuzione con il governo e  con la struttura commissariale e’ continua anche in queste ore.  Speriamo nelle prossime 24-48 ore di avere notizie piu’ confortanti rispetto ad una gestione che chiediamo sia nazionale di un problema che riguarda tutte le regioni”.
Sulle riduzioni dei vaccini il coordinatore della campagna vaccinale della regione Lombardia, Guido Bertolaso, spiega che “questa problematica è già stata sollevata in Conferenza Stato Regioni e con Figliuolo alla fine si troverà una soluzione. La colpa non è della Lombardia, delle regioni o di Figliuolo ma è una questione di natura europea. Noi i piani ‘b’ ce li abbiamo sempre nel cassetto, anche se ci saranno disagi per qualche cittadino”.
“Ad oggi, – afferma il presidente del Consiglio Mario Draghi – nell’Unione Europea più di metà della popolazione adulta ha ricevuto almeno una dose di vaccino. In Italia la quota è quasi del 60% e circa il 30% della popolazione adulta ha completato l’intero ciclo di vaccinazione. I rischi legati alle varianti, e in particolare alla cosiddetta “variante Delta”, ci impongono di procedere nella campagna vaccinale con la massima intensità. Dobbiamo inoltre continuare a concentrarci sui soggetti più fragili, come i più anziani, che sono maggiormente a rischio di morte o di ospedalizzazione”.
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