Cacciari: “Altro che sovranismo, la Meloni sa benissimo che bisogna rassicurare i poteri forti”

AgenPress. Massimo Cacciari è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi ed Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.

Sul governo Meloni.

“Qualsiasi cosa si dica oggi sul governo Meloni sono non dei giudizi, ma dei pregiudizi. Certo che il clima, in una situazione internazionale simile, è quello di rassicurare i poteri forti, alla faccia della sovranità nazionale. Chiunque dovrebbe operare così. Noi siamo esposti in modo drammatico in tutti i settori e quindi dobbiamo avere con noi la Bce, la Commissione Ue, gli Usa, non c’è niente da fare.

Il nostro Paese, per il debito e per tutti gli indicatori, sta in una situazione di drammatica decadenza. Poi ci sono gli ipocriti che si nascondono la realtà, come fa il PD. La candidata presidente però conosce bene la realtà e sa che dovrà mettere in soffitta tutte le palle che i suoi alleati hanno raccontato in campagna elettorale, come la flat tax. I margini di manovra per aiutare i cittadini in difficoltà sono limitati, per affrontare i problemi del caro bollette occorreranno delle politiche redistributive che vanno in senso opposto rispetto a quello che hanno promesso Berlusconi e Salvini in campagna elettorale.

Non sarebbe il caso che un governo come quello italiano spingesse l’Europa per cercare di trovare una soluzione alla guerra visto che in Italia questa situazione pesa in maniera incredibile? A noi questa guerra costa l’ira di Dio a differenza che agli Usa, alla Francia e alla Germania. Al di là delle dichiarazioni di garanzie e affidamento, ci sono delle questioni che dobbiamo affrontare in casa. Non possiamo pensare di affrontare queste emergenze come abbiamo fatto negli ultimi 4 anni, aumentando il debito a sproposito”.

Sugli audio di Berlusconi.

“Sono tutti diversivi, per far discutere la gente della partita di calcio anzichè farla discutere di come arrivare alla fine del mese. Certo che poi anche questo è indice della difficoltà estrema di questo governo, che è un governo che si regge su una coalizione disomogenea, è quello il punto. Che poi cosa avrà mai detto questo povero Berlusconi? Ha fatto una battuta sul fatto che è amico di Putin, almeno non lo nasconde, sarebbe comico se rinnegasse la sua amicizia con Putin visto che fino al giorno prima si abbracciavano”.

Sulla guerra in Ucraina.

“Si può anche arrivare a un punto in cui si costringa la Russia alla resa. E’ possibile che la Russia perda e si arrenda militarmente sul campo. A quel punto noi avremmo letteralmente regalato la Russia alla Cina”.

 

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