Brasile. Sostenitori di Bolsonaro assaltano il Parlamento. Almeno 400 arresti

AgenPress – Ieri migliaia di sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro hanno assaltato i palazzi delle istituzioni a Brasilia. Le immagini hanno ricordato quelle dell’assalto al Campidoglio negli Stati Uniti, avvenuto esattamente due anni fa. La folla è riuscita a irrompere nel Parlamento sfondando i cordoni di sicurezza e devastando gli arredi. I rivoltosi hanno assaltato anche il palazzo presidenziale e la sede del Tribunale Supremo Federale che si trovano a due passi. Dopo diverse ore la polizia ha ripreso il controllo della situazione, eseguendo centinaia di arresti. Bolsonaro ha condannato gli attacchi, parlando di azioni “illegali”. Un atto di “golpismo”, secondo il ministro della Giustizia. Lula ha visitato i luoghi dell’assalto e parla di “vandali fascisti”.

Questa mattina le autorità brasiliane hanno iniziato a valutare i danni ingenti al Palazzo presidenziale, al Congresso e alla Corte Suprema di Brasilia. Dopo diverse ore di caos, la polizia ha ripreso il controllo degli edifici invasi da centinaia di manifestanti anti-Lula e ha arrestato centinaia di persone, secondo il ministro della Giustizia e della Sicurezza Flavio Dino. L’area era stata isolata dalle autorità. Ma i bolsonaristi, molti dei quali vestiti con le maglie gialle della Nazionale di calcio brasiliana, sono riusciti a sfondare i cordoni di sicurezza. Hanno causato danni considerevoli. Sono stati danneggiati dipinti di valore inestimabile, tra cui “I Mulatti”, del pittore modernista Di Cavalcanti, esposto nel Palazzo Presidenziale, che presenta diversi buchi, secondo le foto che circolano sui social network.

“Sono oltre 400 le persone che sono già state arrestate e che pagheranno per i crimini commessi2, scrive su Twitter il governatore di Brasilia, Ibaneis Rocha, dopo l’attacco ai palazzi del potere nella capitale brasiliana. “Continuiamo a lavorare per identificare quanti hanno partecipato a questi atti terroristici e per restaurare l’ordine”.

La Corte suprema rimuove il governatore di Brasilia: “Escalation solo con consenso autorità competenti”. Giudice ordina alle piattaforme di social media Facebook, Twitter e TikTok di bloccare la propaganda golpista.

 

Il giudice della Corte Suprema Federale Alexandre de Moraes ha ordinato la rimozione del governatore del Distretto federale di Brasilia Ibaneis Rocha per un periodo di 90 giorni. La decisione è arrivata dopo l’invasione degli edifici del Congresso, del Tribunale federale e del Palácio do Planalto, sede della Presidenza della Repubblica del Brasile. Lo riportano i media brasiliani. “La violenta escalation di atti criminali è circostanza che può verificarsi solo con il consenso, e anche l’effettiva partecipazione, dalle autorità competenti per la sicurezza pubblica e l’intelligence”.

 

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