Bielorussia. “Lukashenko in condizioni critiche dopo incontro con Putin”. Ipotesi avvelenamento

AgenPress – A segnalarlo, su Twitter, è stato l’oppositore Valery Tsepkalo, già candidato alla presidenza del Paese ed ex ambasciatore negli Stati Uniti. “Secondo le informazioni preliminari, soggette a ulteriori conferme, Alexander Lukashenko è stato trasportato d’urgenza al Moscow’s Central Clinical Hospital dopo il suo incontro a porte chiuse con Putin”, si legge nel post. “Attualmente è ancora sotto assistenza medica. I principali specialisti sono stati mobilitati per affrontare le sue condizioni critiche” ha specificato ancora Tsepkalo. L’ipotesi è che il presidente sia stato avvelenato.

“Ho avuto un adenovirus, non morirò, state tranquilli”, aveva scritto Lukashenko aveva cercato di mettere fine così alle voci su una sua presunta malattia, circolate dopo la sua recente assenza alla cerimonia per la Festa della Bandiera, per la prima volta in 29 anni di mandato.

Lukashenko, scrive ancora Tsekpalo, sarebbe stato sottoposto alla purificazione del sangue”, una procedura orchestrata per dissipare le speculazioni sul presunto coinvolgimento del Cremlino nel suo avvelenamento”.

In ogni caso, le condizioni di Lukashenko sarebbero state ritenute “talmente gravi da sconsigliare il trasferimento” e l’opposizione bielorussa vuole tenersi pronta nel caso il dittatore dovesse venire a mancare. Per questo Tsekpalo, in qualità di rappresentante del Forum democratico della Repubblica di Bielorussia, esorta “vivamente i leader occidentali a convocare nei prossimi giorni una sessione strategica per discutere dell’iniziativa ‘Elezioni’ e di altre misure da intraprendere per garantire il periodo di transizione” perché “lo svolgimento delle elezioni in un momento così critico non solo aiuterà a ripristinare la legge e l’ordine nella futura Bielorussia, ma getterà anche le basi per stabilizzare la situazione ai confini dell’Unione Europea e del mondo”.

Ad alimentare ulteriormente le voci su quali siano effettivamente le condizioni di salute di Lukashenko è un messaggio diffuso oggi dall’entourage del presidente in cui non si fa cenno alcuno alla questione, ma che sancisce, anche se “a parole”, il suo ritorno sulla scena pubblica.

“Sono profondamente convinto che il partenariato strategico tra Minsk e Baku, che si basa sull’interesse reciproco e su legami tradizionalmente amichevoli e di fiducia, continuerà a rafforzarsi, acquisendo nuove forme e direzioni”, aveva scritto Lukashenko agli azeri in occasione della festa nazionale del Paese, augurando al suo omologo Ilham Aliyev, alla sua famiglia e al popolo “buona salute e prosperità, nonché cieli sereni e benessere”.

Fedele alleato del presidente russo Vladimir Putin, Lukashenko, 68 anni, era riapparso in pubblico il 15 maggio dopo un’assenza di quasi una settimanae dopo aver disertato la cerimonia del giorno della bandiera per la prima volta da quando ha assunto la più alta carica dello Stato dell’ex repubblica sovietica, 29 anni fa.

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