Berlusconi: “Ci sono molte cose che non funzionano nel nostro sistema sanitario”

AgenPress. Ci sono molte cose che non funzionano, nel nostro sistema sanitario.
Innanzitutto, le liste di attesa per una visita o per un intervento sanitario sono troppo lunghe e sono davvero inaccettabili.
Ci sono differenze profonde fra una regione e l’altra, così da costringere molti malati a lunghi viaggi per trovare cure immediate e migliori.
C’è anche una scarsa valorizzazione dei medici e del personale sanitario, sottoposto a pesanti sacrifici, come si è visto nelle fasi più acute della pandemia.
Mancano molti medici di famiglia e quelli che ci sono, sono sovraccarichi di lavoro e non riescono a garantire l’assistenza medica di base.
Non è facile, per chi governa, risolvere questi problemi perché, come ho detto, mancano troppi medici, anche perché la nostra Costituzione attribuisce gran parte delle responsabilità in materia sanitaria non allo Stato nazionale ma alle singole regioni.
Ma i cittadini italiani hanno tutti gli stessi diritti, in ogni regione.
Chi vive al sud, dove sono maggiori le difficoltà, deve avere gli stessi diritti di chi vive al nord.
E proprio per questo il nostro bravo governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, ha dovuto chiamare in Italia centinaia di medici di altri Paesi.
Per questo il nostro governo si occuperà a fondo della materia sanitaria, verificando che i livelli necessari di assistenza siano garantiti in tutto il nostro Paese, in collaborazione con le regioni ma se necessario intervenendo anche con commissari o con altri strumenti sostitutivi, laddove i problemi non vengano risolti in fretta, perché tutti gli italiani hanno diritto a efficaci e tempestive cure mediche, in strutture pubbliche o private convenzionate e adeguate.
Oggi questo è davvero un diritto solo teorico, ma noi faremo di tutto per renderlo effettivo. E valorizzeremo, anche nelle remunerazioni, la professionalità dei medici e degli infermieri.
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