Beccaria. Tre dei sette ragazzi evasi riportati in carcere. Don Gino Rigoldi: “questa vicenda dia uno scossone al Ministero”

AgenPress – Sette giovani detenuti del carcere Beccaria di Milano, forse approfittando di lavori in corso da tempo nel penitenziario o dei ranghi ridotti della polizia penitenziaria nel giorno di Natale, sono evasi ieri pomeriggio attorno alle 16.30, sembrerebbe attraverso un varco nel muro.

Due sono già stati riportati,  mentre un terzo è tornato in carcere. La notizia ha trovato conferma da parte del sindacato Sappe della Polizia Penitenziaria. Sarebbero stati i genitori a convincerlo a tornare nell’istituto.

Don Gino Rigoldi, storico cappellano dell’Istituto minorile Beccaria, si è detto convinto che i fuggitivi gli “telefoneranno, li riporterò indietro”. Davanti al carcere l’ex cappellano dell’istituto si augura che questa vicenda “dia uno scossone” al Ministero per un carcere in cui “manca un direttore da 20 anni e ci sono lavori da 16”.

Nelle ore successive alla fuoriuscita dei sette ragazzi che hanno tutti tra i 17 e i 19 anni, in alcune celle dello stesso penitenziario, altri ragazzi reclusi hanno appiccato fuoco ai materassi e sono arrivati cinque mezzi dei vigili del fuoco per tenere la situazione sotto controllo, due gli agenti intossicati.

Per la gravità dell’evasione sono rientrati in servizio tutti gli agenti reperibili, e oggi sono in arrivo, mandati dal ministero di Via Arenula, i vertici del Dipartimento della giustizia minorile, tra i quali il direttore generale Giuseppe Cacciapuoti che inizierà ad approfondire come sia potuta avvenire una così clamorosa evasione.

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