Armi all’Ucraina. Conte a Crosetto, venga in Parlamento e si confronti democraticamente con le forze politiche

AgenPress – “Oggi Crosetto mi dà del “bullo di quartiere”. Una esternazione inaccettabile da parte di un Ministro della Repubblica che rappresenta il Paese. Sapete qual è la lesa maestà? Essere sceso in piazza per la pace senza bandiera di partito con i cittadini e pretendere che il Governo politico della Meloni venga in Parlamento a confrontarsi democraticamente sulla strategia in Ucraina e sull’invio di armi, permettendo a tutte le forze politiche di esprimersi”.

Così Giuseppe Conte replicando a Guido Crosetto.

“Capisco l’imbarazzo di un Ministro della Difesa che fino a qualche settimana fa diceva che una sua nomina al Ministero sarebbe stata – e cito direttamente Crosetto – “inopportuna, dato il mio lavoro”. Ma non voglio soffermarmi ora su aziende, incarichi e ruoli di Crosetto nel settore dell’industria militare.
Fa una certa impressione vedere un esponente di Fratelli d’Italia, che era all’opposizione, rivendicare ora lo stesso metodo di Draghi su armi e guerra. Un metodo che noi abbiamo contestato e che sul conflitto ha finito per tagliare fuori il Parlamento: da mesi non discutiamo e non votiamo su invio di armi e su crisi ucraina.
Ora non ci sono governi di unità nazionale, ora c’è la politica. E la politica su scelte così importanti non scappa dal confronto parlamentare. Altrimenti sì che si è bulli, ma non di quartiere: della democrazia.
Noi ci siamo e porteremo nelle Istituzioni la voce dei tantissimi cittadini che anche ieri in piazza hanno parlato chiaro. Siete “pronti”?”
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