Amburgo. L’attentatore della strage sarebbe un ex fedele che si sarebbe suicidato. Sconosciuto il movente

AgenPress – Nella chiesa in via Deelböge, nel quartiere Alsterdorf, intorno alle 19 era iniziato un evento religioso della comunità dei Testimoni di Geova. Due ore dopo, intorno alle 21:08, sono stati chiamati i vigili del fuoco e la polizia. I testimoni hanno riferito di colpi di arma da fuoco. L’equipaggio di un’auto di pattuglia – spiega il quotidiano locale Hamburger Abendblatt – che al momento dell’allarme si trovava nei pressi del luogo del delitto, è entrato poco dopo nell’edificio.

Dietro la strage ci sarebbe un ex membro della stessa comunità. Secondo le informazioni dello Spiegel, la persona sospettata avrebbe fra i 30 e i 40 anni, e stando alle prime ricostruzioni degli inquirenti potrebbe essere morta sul posto. L’esecutore della strage non sarebbe noto come estremista alle forze dell’ordine. L’arma utilizzata sarebbe una pistola. Non è ancora chiaro se fosse detenuta legalmente.

Il portavoce delle forze dell’ordine Holger Vehren ha cominciato a fornire qualche dettaglio sulla dinamica della strage nel quartiere di Alsterdorf, a nord della città. Si tratterebbe dell’azione di un singolo che avrebbe fatto irruzione nel centro, e in particolare nella sala ‘Königreichssaal’ “durante una cerimonia religiosa o un evento di altro tipo” che era in corso da circa due ore.

Secondo Vehren il cecchino si sarebbe suicidato dopo l’assalto. Le prime, confuse notizie avevano parlato di un assalitore ancora in fuga, ma la polizia ha smentito quasi subito: “non ci risulta”. Anche sul movente non si sa ancora nulla, né sul tipo di arma impiegata.

 

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