Aggressione al personale sanitario, Lucattini: “Totalmente carente il fattore prevenzione”

AgenPress. Le aggressioni al personale sanitario sono una vera e propria emergenza nazionale, solo negli ultimi 5 anni sono stati più di 12mila i casi di infortunio in occasione di lavoro accertati dall’INAIL e contrassegnati come violenze, aggressioni, minacce e similari, sull’argomento è intervenuta, all’interno della trasmissione Dritti al Punto in onda su Cusano Italia Tv, Adelia Lucattini, psicoanalista ordinario della Società Psicoanalitica Italiana.

“L’aspetto più critico non è tanto il fatto che ci sia stato un inasprimento delle pene ma che è totalmente carente il fattore prevenzione. – denuncia Lucattini. “Perché? E’ scritto che in mancanza di fondi (per altro non stanziati) non può essere attivato l’osservatorio che permette la registrazione quotidiana di questo tipo di eventi, ovvero tutte quelle attività necessarie affinché la prevenzione possa essere reale.

Inoltre è bene effettuare una distinzione, si tratta di prevenzione primaria quando si lavora affinché non ci siano più aggressioni, in un ambiente sicuro e con operatori formati a capire quali siano i segnali di allarme.

L’altro frangente appartiene alla prevenzione secondaria, una volta che ci sia stata la minaccia a un sanitario minacciato e aggredito cosa si fa? Attualmente nulla. Ci sono degli aspetti traumatici legati a quest’ultima. Paura di andare a lavoro, attacchi di panico entrando in servizio e ostilità e scarsa attenzione verso il paziente.

In Italia il personale sanitario non è così giovane, e nel corso della propria carriera tutti i sanitari in servizio hanno denunciato minacce e aggressioni, anche con giorni di prognosi.”

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