A Rovigo le celebrazioni della “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera” organizzate dall’ANCRI

AgenPress. La sezione di Rovigo dell’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI), il 24 febbraio 2023, ha reso omaggio alla cultura cittadina con importante pubblica riflessione  su “ANCRI: Un cammino comune tra arte, cultura e valori”, organizzato nella Sala degli Arazzi della prestigiosa sede dell’Accademia dei Concordi: punto di riferimento costante per il territorio della provincia di Rovigo, e non solo, con le sue innumerevoli attività di promozione, da oltre 400 anni, proprio della cultura e delle arti.

I lavori – moderati dalla neo presidente della sezione locale dei Benemeriti della Repubblica professoressa Dina Maragno – sono stati introdotti dall’Inno di Mameli, intonato dal Tenore trevigiano Francesco Grollo, voce ufficiale dell’ANCRI, delle Frecce Tricolori e di altre istituzioni. Ha cantato per Papa Francesco in aula Paolo VI in Vaticano e per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 2 giugno del 2020 per la Festa della Repubblica presso l’Ospedale Spallanzani di Roma, dove ha tenuto un concerto, dal titolo Francesco Grollo per l’Italia unita e solidale, dedicato a tutti i medici operatori sanitari impegnati nell’emergenza COVID-19. Francesco Grollo è anche fondatore testimonial di musica per il sociale, un progetto dedicato le persone con disabilità per favorire il sostenere la loro presenza agli eventi musicali.

Il prefetto Francesco Tagliente delegato alle relazioni istituzionali dell’ANCRI – intervenuto per presentare l’Inno e Francesco Grollo ha premesso che “la valorizzazione dei simboli e la difesa del loro decoro non è battaglia di retroguardia. È guardare avanti nella storia con uno sguardo alle future generazioni, ma con un occhio rivolto allo specchietto retrovisore che ci mostra sempre da dove veniamo. Basta Inno di Mameli intonato a canzonetta. l’Inno di Mameli va intonato nella versione originale, possente e dinamica di canto di popolo, come pensato da Goffredo Mameli e Michele Novaro. Durante l’esecuzione dell’Inno – ha sottolineato Tagliente – cosi come ai militari è richiesto di mettersi sull’attenti, ai civili è richiesto di assumere una posizione di rispetto, in piedi e con le braccia distese lungo i fianchi. Ascoltare l’Inno con le braccia conserte, le mani in tasca o dietro la schiena appare come una mancanza di rispetto. Non è previsto nemmeno portarsi la mano destra all’altezza del cuore anche se ognuno è libero di interpretare il rispetto al nostro Inno come ritiene più opportuno.

I saluti istituzionali sono stati aperti dal padrone di casa Prof. Giovanni Boniolo, Presidente dell’Accademia dei Concordi, seguiti da quelli del Presidente nazionale dell’ANCRI Tommaso Bove che parlando della missione dell’ANCRI ha fatto riferimento alle finalità statutarie della promozione del rispetto e della dignità dei simboli della Repubblica e dei principi e valori costituzionali. L’alta passione civile e il patriottismo repubblicano spontaneo, ereditati da chi ha vissuto la campagna di rivitalizzazione dei simboli della Patria del settennato dalla Presidenza Ciampi, – ha detto Tommaso Bove – hanno inciso sui comportamenti e il modo di pensare di tanti Benemeriti della Repubblica iscritti all’ANCRI. Parlando della bandiera e dell’Inno Nazionale, l’aspetto più interessante che mi viene in mente è la forza che esprime quale simbolo della nostra Patria e delle libertà conquistate.” I saluti istituzionali sono proseguiti gli applauditissimi interventi del Presidente della Provincia Enrico Ferrarese, del Vice sindaco Roberto Tovo e del Prefetto Clemente Di Nuzzo

Introdotto della Dottoressa Anna Maria Bernardi, è poi intervenuto nuovamente il Prof. Giovanni Boniolo, Presidente dell’Accademia dei Concordi con una bellissima Lectio magistralis su “L’Accademia: quattro secoli a servizio del pubblico bene”

I lavori sono stati conclusi dalle riflessioni del Prefetto Francesco Tagliente il quale – premesso che l’iniziativa della Sezione Ancri di Rovigo apre le celebrazioni della “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera”, ha sottolineato che, anche per la concomitante  ricorrenza del 75esimo anniversario della promulgazione della Costituzione della Repubblica italiana, l’ANCRI ha ritenuto di organizzare una serie di eventi su tutto il territorio nazionale declinandoli alle varie sensibilità territoriali.

Tra gli appuntamenti programmati Tagliente ha ricordato che il 13 marzo l’ANCRI partecipa con La “Scuola IMT Alti Studi Lucca” alla Settimana Mondiale del Cervello.  Con il neuroscienziato prof Pietro Pietrini, Delegato nazionale dell’ANCRI alle “Neuroscienze applicate al benessere delle future generazioni” cercheremo di comprendere e approfondire insieme gli aspetti psicologici del malessere che sfocia nei comportamenti dei minori protagonisti di atti di violenza, aggressioni, risse e rapine e del disagio psichico che contribuisce al rilevante fenomeno della dispersione scolastica con frequenti abbandoni precoci degli studi.

Il 16 marzo, in occasione del 45° anniversario del rapimento e uccisione della scorta di Aldo Moro, la Sezione ANCRI di Taranto lo celebra nella Città dei due Mari insieme con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – Dipartimento Jonico, ricordando la permanenza a Taranto e il pensiero politico e istituzionale dello statista.

Sempre il 16 marzo la Sezione ANCRI di Ferrara organizza uno spettacolo di Ferdinando de Blasio di Palizzi sulla Costituzione e gli organi dello Stato e una chiacchierata briosa dello storico Michele D’Andrea per svelare in significato autentico dell’inno nazionale.

Il 31 marzo la Sezione Territoriale di Brindisi celebra il 75° anniversario della Costituzione con un convegno tematico.

Richiamando l’impegno dell’ANCRI per le celebrazioni della “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera” Tagliente ha aggiunto che ora più che mai i simboli della Repubblica Italiana, in cui gli italiani si riconoscono, ci inducono a riflettere sull’importanza della libertà, della democrazia, sul valore dei diritti dell’uomo, primo dei quali è il diritto a vivere in pace. Cogliendo l’occasione della presenza in sala del Maestro Francesco Grollo – con un fuori programma molto apprezzato – Tagliente ha invitato il tenore a rendere omaggio ai caduti di tutte le guerra con un brano patriottico.  E’ stata allora magistralmente eseguita  “La Leggenda del Piave” di E. A. Mario, il simbolo musicale più famoso del primo conflitto mondiale, l’unica a essere intonata durante il viaggio del Milite Ignoto da Aquileia a Roma”.

Tra le autorità presenti anche il Questore Giovanni Battista  Scali e i Comandanti provinciali dei Carabinieri colonnello Emilio Mazza e della Guardia di Finanza Colonello Antonio Morelli.

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