AgenPress – Nel suo appello per i negoziati, Papa Francesco non sta parlando a Kiev, ma all’Occidente, che usa l’Ucraina come “uno strumento” per le sue “ambizioni”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova.
“Per come la vedo io il Papa chiede all’Occidente di mettere da parte le sue ambizioni e ammettere che si è sbagliato”. Quanto alla Russia, “noi non abbiamo mai bloccato i negoziati”.
Secondo Zakharova, “il progetto Ucraina” degli Usa, della Gran Bretagna e dei Paesi della Nato in generale, “è fallito”. Un progetto avviato nel 2014 “sotto la bandiera della democrazia” ma che in realtà è stato “un colpo di Stato, un cambiamento di regime anticostituzionale” a Kiev.
La portavoce ha ricordato tra l’altro i negoziati tra Russia e Ucraina nella primavera del 2022 a Istanbul, che poi furono bloccati. Solo nel 2023, ha aggiunto, in seguito a interviste di esponenti ucraini (in particolare l’allora capo negoziatore di Kiev, David Arakhamia, ndr) è stato chiarito che tali negoziati furono bloccati “sotto la pressione di Boris Johnson”, allora primo ministro britannico.
Poi, sotto la “pressione degli Usa”, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky firmò un decreto, ancora in vigore, che proibisce trattative con Mosca. Tutto questo perché, ha affermato la portavoce della diplomazia russa, “nella mente dell’Occidente c’era una sola soluzione, la guerra”.
“Ogni esperto, ogni politico, ogni diplomatico oggi capisce” che la situazione in Ucraina “è in un vicolo cieco” e per questo “molti diplomatici e Paesi stanno chiedendo negoziati”.
“L’Ucraina è stata sacrificata come uno strumento”. Sfortunatamente hanno sacrificato il popolo ucraino, lo Stato ucraino e la pace del mondo solo per le loro ambizioni. Ecco perché oggi il Papa chiede a loro: ‘mettete da parte le vostre ambizioni e ammettete che vi siete sbagliati'”. Il Pontefice, secondo Zakharova, parla all’Occidente, e non a Kiev, “perché tutti nel mondo capiscono che l’Ucraina non è indipendente, che il regime di Kiev è sotto la pressione dell’Occidente”.