AgenPress – Hamas, l’organizzazione militante che ha guidato gli attacchi contro Israele il 7 ottobre, ha nominato altri quattro ostaggi che ritiene siano stati uccisi in un attacco aereo israeliano su Gaza all’inizio di marzo.
Il 1° marzo Hamas ha affermato che sette ostaggi erano stati uccisi in un “bombardamento” che aveva ucciso anche diversi suoi combattenti. Inizialmente sono stati identificati solo tre dei sette uccisi.
Hamas ha preso 253 ostaggi quando ha fatto irruzione in Israele il 7 ottobre, uccidendone altre 1.200. Ne ha rilasciati 105 in un precedente accordo di scambio di prigionieri e altri quattro unilateralmente. Tre sono stati salvati dalla Striscia da Israele. A febbraio, Israele ha stimato che almeno 31 degli ostaggi ancora a Gaza fossero già morti.
I miliziani palestinesi di Hamas hanno rivelato su Telegram i restanti quattro nomi dei sette ostaggi israeliani di cui aveva annunciato l’uccisione a Gaza la scorsa settimana. “In precedenza avevamo annunciato l’uccisione di 7 prigionieri sionisti a seguito delle barbare incursioni sioniste nella Striscia di Gaza e abbiamo rivelato i nomi di tre di loro. Dopo aver esaminato e verificato l’identità dei restanti quattro morti, ci è stato confermato che sono stati uccisi: Itzik Elgarat, Alex Danzig, Eliyahu Margalit, Ronen Engel”, si legge nel messaggio di Hamas. Al momento non ci sono conferme da parte di Israele.
I quattro ostaggi morti a Gaza erano tutti originari del kibbutz Nir Oz. Itzik Elgarat aveva 69 anni. Alex Danzig, 75 anni, era storico dell’Olocausto, collaboratore dello Yad Vashem e fratello di una sopravvissuta alla Shoah.
Di Eliyahu Margalit, 75 anni, soprannominato ‘Churchill’, e di Ronen Engel, 54 anni, Israele aveva già dichiarato la morte il primo dicembre. Già da allora si riteneva che i loro corpi fossero tenuti da Hamas a Gaza. I quattro si aggiungono ai tre nomi già diffusi da Hamas la scorsa settimana: Haim Gershon Perri, Yoram Itach Metzger e Amiram Israel Cooper.