AgenPress – “Eravamo con il premier greco, era una visita ufficiale e a 300 metri c’è stato un colpo di un missile, le sirene hanno suonato solo dopo. Non so chi volessero colpire, è una cosa incredibile. Non parlo di me, ma del leader di un altro stato. Il premier greco era molto sorpreso, io no. Capisco che Putin non si fermerà. Difficile dire cosa volessero colpire”. Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando dell’attacco di ieri a Odessa rispondendo a Bruno Vespa.
E proprio sul missile Dmitry Medvedev afferma che non c’è stato “alcun attacco al corteo di automobili a Odessa”, che ieri è stato sfiorato da missili mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il premier greco Kriakos Mitsotakis. Per Medvedev è un “peccato” che non sia stato colpito.
“Se l’obiettivo fosse stato fissato, lo avrebbero centrato.E’ un peccato”, ha aggiunto, che i missili “siano finiti in un luogo prestabilito”, ovvero un obiettivo militare e non l’auto di Zelensky, e che “il caso non abbia deciso diversamente la sua sorte”. Il post di Medvedev, che usa come sempre un linguaggio offensivo e colorito per parlare di Zelensky e dei suoi legami con gli Stati Uniti, si conclude con un motto latino: “Nullum malum sine aliquo bono”, ovvero “niente di male senza qualcosa di buono”.