AgenPress – L’incaricato d’affari dell’ambasciata d’Italia a Mosca Pietro Sferra Carini parteciperà ai funerali di Alexei Navalny. Lo si apprende da fonti della Farnesina. Su istruzioni del ministro degli Esteri Antonio Tajani, l’incaricato d’affari seguirà la cerimonia nella chiesa del quartiere di Maryno nella zona sud-est di Mosca, domani alle 12 ora italiana. Due ore dopo, il corpo dell’oppositore di Putin dovrebbe essere sepolto nel cimitero di Borisov, già pattugliato dalla polizia.
Negato il visto a Benedetto Della Vedova (+Eu), Lia Quartapelle (Pd) e Ivan Scalfarotto (IV). “Lo stesso giorno in cui abbiamo saputo della morte di Navalny – spiega Della Vedova – ho annunciato l’intenzione di chiedere il visto. Cosa che abbiamo fatto martedì, per fare in modo che mercoledì fosse all’ufficio preposto. E mercoledì è arrivata la conferma che i funerali si sarebbero tenuti a Mosca. Ma, nonostante la richiesta di visto urgente”, questo permesso “ancora non c’è stato dato”. Se dovesse comunque arrivare in ritardo “magari domani quando saranno scaduti i tre giorni lavorativi” previsti dalla burocrazia russa, assicurano i tre parlamentari, loro partirebbero comunque “almeno per mettere un fiore sulla bara” di Navlany che, come spiega Della Vedova, “sarà sepolta in un cimitero secondario di Mosca”.
“Noi saremmo dovuti andare a Mosca via Istanbul”, spiega Della Vedova affermando che il loro “sarebbe stato un gesto simbolico” per vari motivi: per mostrare vicinanza alla famiglia e a chi “si sta battendo in Russia per la libertà” contro “il regime putiniano” e per far capire che “il rispetto o la violazione dei diritti umani non è qualosa che possa restare nei confini nazionali”.
Per queste persone, come Oleg Orlov che “è stato appena condannato solo perché ha deciso di archiviare i documenti sui crimini staliniani”, sarebbe importante sapere “che le loro azioni ottengono attenzione in Europa. Gli darebbe forza”.
“Non mi stupirei che il visto arrivasse domani – incalza la parlamentare Dem Lia Quartapelle collegata online – ma vorrei spiegare che non stiamo facendo questo con obiettivi ostili, ma pensando al popolo russo affinché sappiano che non sono soli”.
“Vogliamo solo esprimere la nostra vicinanza – dichiara – a chi combatte per la libertà”. “Spero comunque – prosegue – che esponenti della nostra ambasciata a Mosca siano presenti ai funerali di Navalny: un uomo di grande coraggio che si è battuto contro l’autoritarismo di Putin”.
“Meno ottimista”, invece, si dichiara Ivan Scalfarotto. “Se il visto dovesse arrivare domani ne sarei davvero stupito”, afferma. “Stiamo parlando di un governo, quello di Putin, che ci ha messo 9 giorni per restituire il corpo alla madre”.