CHIESTO A MINISTERO DELL’INTERNO DI SOSPENDERE AGENTI RESPONSABILI DI VIOLENZA
AgenPress. Sul caso degli scontri registrati a Pisa durante il corteo dello scorso 23 febbraio in favore della Palestina il Codacons presenta oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Pisa e una istanza al Ministero dell’Interno, e scende in campo per offrire assistenza legale ai giovani manifestanti vittime di manganellate e violenza e alle loro famiglie.
Si legge nell’esposto dell’associazione:
“La scrivente associazione ritiene che vi sia stato un uso della forza immotivato e assolutamente sproporzionato rispetto a quanto il caso richiedeva. Sul punto l’art 3 della Convenzione Europea sui diritti dell’Uomo stabilisce che “Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti”. Si ritiene opportuno, pertanto, che la Procura in indirizzo avvii un’indagine per percosse e lesioni aggravate per aver commesso il fatto con abuso dei poteri. In modo da, laddove tali fattispecie fossero integrate, punire i responsabili e rendere il caso di specie un utile precedente che possa assurgere da deterrente per le condotte future”.
Il Codacons chiede inoltre al Ministero dell’Interno e al Comando della Polizia di Pisa le destituzione degli agenti responsabili ai sensi del D.P.R. 25 ottobre 1981, n. 737 secondo cui: “l’appartenente ai ruoli dell’Amministrazione della pubblica sicurezza sottoposto a procedimento penale, quando la natura del reato sia particolarmente grave, può essere sospeso dal servizio con provvedimento del Ministro su rapporto motivato del capo dell’ufficio dal quale dipende”.
L’associazione, infine, offre assistenza legale ai giovani manifestanti vittime dell’ingiustificata violenza e alle loro famiglie per le azioni risarcitorie per danni fisici e morali da avviare nei confronti degli agenti responsabili dell’accaduto.