AgenPress. Alla vigilia del 24 febbraio, nuovo Rapporto UNHCR: 40% della popolazione ha bisogno di aiuti umanitari ma i finanziamenti coprono 13% dei bisogni. Le prospettive di ritorno a casa si allontanano: la percentuale di rifugiati che sperano di tornare in Ucraina è diminuita rispetto a un anno fa (dal 77 al 65%). Stessa tendenza per gli sfollati interni rispetto ad un possibile ritorno nelle proprie abitazioni (dal 84 al 72%).
In Italia 185.000 richieste di Protezione Temporanea dall’inizio del conflitto. Oltre l’87% donne e minori.
Dopo due anni di guerra su vasta scala in Ucraina, con distruzioni massicce, bombardamenti continui e attacchi missilistici in tutto il Paese, il futuro di milioni di persone in fuga rimane avvolto nell’incertezza.
Mentre la guerra infuria, le condizioni umanitarie rimangono disastrose in Ucraina, dove circa il 40% della popolazione ha bisogno di supporto umanitario e di protezione. Per molti non si tratta della prima esperienza di guerra e di fuga, questa settimana ricorrono infatti anche i 10 anni dall’inizio del conflitto in Ucraina orientale.
Attualmente sono quasi 6,5 milioni i rifugiati ucraini che hanno cercato riparo fuori dal loro Paese, mentre circa 3,7 milioni di persone sono ancora sfollate all’interno dell’Ucraina.
Secondo i risultati preliminari di un recente studio dell’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, la maggior parte dei rifugiati e degli sfollati interni ucraini intervistati (rispettivamente il 65 e il 72%) ha ancora espresso il desiderio di poter tornare a casa un giorno. Tuttavia, la percentuale è diminuita, con un numero crescente di persone che esprimono incertezza a causa della guerra in corso.