AgenPress. “Quando ero giovane, ero un appassionato sostenitore del Samizdat, come allora si chiamava la letteratura dei dissidenti russi. Ho divorato i libri di Solgenitzin, ho seguito con tremore le vicende di Siniawski, Daniel e Sacharov.
Pensavamo che quel sistema dittatoriale sovietico fosse stato sepolto nella vergogna, e ora riemerge. Oggi siamo tutti Navalny e l’Ucraina è la nostra frontiera. Ricordiamoci che la felicità è libertà, e la libertà è coraggio”.
Così il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.