AgenPress – Il corteo pro Palestina che era partito questo primo pomeriggio dal quartiere San Salvario di Torino si è concluso in piazza Castello, nel centro del capoluogo piemontese. Alla manifestazione, promossa dal coordinamento per Gaza e dal coordinamento 2 Dicembre, hanno partecipato circa duemila persone, che hanno sfilato dietro a una gigantesca bandiera palestinese e allo striscione “Contro repressione e guerra. Palestina libera”. Alla partenza in Largo Marconi si erano presentati alcune centinaia di persone, ma durante il tragitto il numero di partecipanti è aumentato di gran lunga. In piazza sono scesi anche i collettivi studenteschi, centri sociali, Si Cobas, Cub, associazione arabe e le moschee.
Quando il corteo è arrivato in piazza Castello sono state bruciate le gigantografie della premier Giorgia Meloni e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Altri manifestanti sono saliti sul monumento dedicato a Emanuele Filiberto Duca D’Aosta per sventolare le bandiere palestinesi.
“Non vogliamo farci rappresentare da un governo che nega il genocidio in Palestina – spiegano i pro Palestina al microfono – noi ci saremo sempre, manifesteremo e faremo sentire la nostra voce, per la libertà per Gaza. Intifada fino alla vittoria”. “Non può esserci pace sotto occupazione”, hanno aggiunto. Molti gli slogan contro la Rai, accusata “di aver censurato i cantanti di Sanremo che dal palco avevano chiesto la fine dello sterminio di bambini”.