AgenPress. L’Antitrust, a seguito dell’esposto dell’Unione Nazionale Consumatori, ha sanzionato British American Tobacco Italia S.p.A. per 6 milioni di euro ed Amazon EU S.àr.l. per 1 milione di euro per pubblicità ingannevole dei dispositivi a tabacco riscaldato Glo Hyper X2 e Glo Hyper Air
“Una vittoria importante nella battaglia contro il fumo e contro questi dispositivi che riscaldano il tabacco. Finalmente siamo riusciti a ottenere una condanna per pubblicità ingannevole contro questi dispositivi che vengono pubblicizzati come se fossero innocui, senza le necessarie avvertenze che si tratta di prodotti nocivi per la salute e non sono destinati ai minori.
Una battaglia durata un anno, iniziata con il nostro esposto inviato esattamente un anno fa, il 10 febbraio 2023. Ovviamente la guerra contro il fumo non è vinta. Serve che il legislatore e il ministro della Salute, al quale ci siamo rivolti, ponga l’attenzione anche contro queste novità del mercato, estendendo in modo più esplicito i divieti che la legge prevede per le sigarette tradizionali anche a quelle elettroniche e ai dispositivi che riscaldano il tabacco, che vengono spacciati come salutari” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
L’esposto, presentato il 10 febbraio ad Antitrust, ministero della Salute e Nas, denunciava lo slogan riportato sul sito di Amazon relativo a Glo Sigaretta Elettronica Hyper X2, come un “dispositivo che riscalda il tabacco, l’alternativa alla sigaretta, un’esperienza senza fumo e inodore, senza nicotina“. Segnalato anche il messaggio: è “un dispositivo innovativo e facile da usare che riscalda stick di vero tabacco creati appositamente, i neo stick. glo Huper X2 è l’ultimo modello lanciato e beneficia della tecnologia più avanzata ad oggi sviluppata da British American Tobacco. Grazie all’esclusiva Induction Heating Technology, glo scalda rapidamente il tabacco fino ad una temperatura di 260°, senza mai bruciarlo. La sigaretta tradizionale invece raggiunge i 900° generando quindi il processo di combustione. Vero tabacco, zero combustione, zero cenere“.
Non era indicato in modo chiaro ed evidente che il prodotto era destinato a consumatori adulti, non sempre erano presenti le precauzioni d’uso, come quella che il prodotto non è privo di rischi. Tutte omissioni che potevano indurre in errore il consumatore medio. Da qui la denuncia che or si è conclusa con una condanna.