AgenPress. “L’Europa vuole più diritti e uguaglianza per tutte le donne, ma non si accorge che oggi la vera battaglia è difendere le conquiste femminili che non possiamo più dare per scontate a fronte della progressiva islamizzazione delle nostre città. Pochi giorni fa, in Italia una ragazzina di 13 anni è stata abusata da un branco di giovani egiziani.
Un episodio terribile ma non isolato, come confermano dati incontrovertibili quanto agghiaccianti, che a una certa parte politica fa comodo non vedere, che ci dicono che in Italia il 40% dei reati sessuali è commesso da stranieri.
Reati maturati in un contesto culturale che considera la donna inferiore e sottomessa all’uomo, condannata a subire l’imposizione del velo, i matrimoni precoci, le mutilazioni genitali femminili, fenomeni in preoccupante aumento proprio qui in Europa. Care sinistre, non illudetevi: per difendere la parità non basta cambiare nome alla Camera dei deputati, aggiungendo la parola “deputate”.
Non basta fare le femministe solo contro gli stupratori italiani ma voltarsi dall’altra parte quando a violentare sono gli immigrati. È molto più utile combattere insieme l’ideologia islamista radicale che minaccia la sicurezza e la libertà delle nostre donne. Come Lega abbiamo presentato un emendamento per impedire qualsiasi finanziamento europeo alle associazioni che promuovono l’uso del velo in Europa. Chissà se la sinistra è favorevole o ancora una volta, in nome del miope buonismo, continuerà a foraggiare chi veramente è nemico dei diritti e della dignità delle donne?”
Così l’eurodeputata della Lega Isabella Tovaglieri, componente della commissione FEMM del Parlamento europeo, è intervenuta nella seduta plenaria in occasione del dibattito sulle priorità dell’Europa in vista della sessione della commissione ONU sullo status delle donne.