AgenPress – Il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ha annunciato di aver ricevuto “una risposta positiva” da parte di Hamas sull’intesa per gli ostaggi israeliani a Gaza.
Al Tahani ha detto che Hamas ha dato una risposta “positiva” alla proposta sostenuta dagli Stati Uniti di liberare gli ostaggi in cambio della sospensione della guerra di Gaza con Israele. “Abbiamo ricevuto una risposta da Hamas riguardo al quadro generale dell’accordo riguardo agli ostaggi. La risposta include alcuni commenti, ma in generale è positiva”, ha detto Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani nel corso della conferenza stampa a Doha con il segretario di Stato Usa Antony Blinken.
Ha rifiutato di fornire ulteriori informazioni, sottolineando la “sensibilità” della situazione ma ha detto che i negoziatori sono “ottimisti”. La risposta è stata consegnata ai funzionari israeliani.
Blinken ha confermato che discuterà della risposta con il governo israeliano domani durante la sua visita a Tel Aviv.
“C’è ancora molto lavoro da fare”, ha detto Blinken. “Ma continuiamo a credere che un accordo sia possibile, e in effetti essenziale. E continueremo a lavorare incessantemente per raggiungerlo.”
Benyamin Netanyahu dice non a Hamas. Israele non accetterà alcun accordo sugli ostaggi che modifichi i termini di quello precedente. L’eventuale intesa per ora resta comunque al palo, visto che le fazioni di Gaza non hanno ancora risposto alla proposta mediata a Parigi da Usa, Qatar ed Egitto. Israele non accetterà un accordo “ad ogni prezzo”, ha avvertito il premier israeliano, spiegando che “Hamas avanza delle richieste sugli ostaggi che non possiamo accettare”.
In particolare, “il rapporto di scambio fra ostaggi e detenuti palestinesi deve essere simile a quella dell’accordo precedente”, e cioè di 1 a 3 come nell’intesa che aveva portato alla tregua a Gaza di fine novembre. Ma dalle recenti affermazioni di Hamas – che sembra tuttavia diviso tra la leadership nella Striscia e quella all’estero – questo rapporto non è più sufficiente. Hamas, ma anche la Jihad islamica, ne hanno chiesto una sostanziosa modifica. Secondo alcune fonti, si è parlato dello scambio di un ostaggio (sono ancora oltre 130 gli israeliani tenuti prigionieri a Gaza) per 35 palestinesi.